E’ stato ufficialmente scarcerato Samuel H., il ragazzo Rom di 19 anni accusato di aver travolto ed ucciso Corazon Abordo ad una fermata della metro di Roma, ferendo altre 8 persone nella folle corsa che fece indignare tutta l’Italia. Samuel era stato incriminato per omicidio volontario, poiché stando alle ricostruzioni degli inquirenti sembrava oramai chiaro che fosse stato lui a guidare l’auto assassina che tolse la vita alla 44enne filippina, ferendo in contemporanea le altre persone presenti alla fermata.
Tuttavia, sembrano non esserci prove che siano capaci di collegare direttamente il ragazzo all’accaduto, e per questo il giovane Rom è stato rimesso in libertà. A spiegare meglio la sua situazione è stato il suo avvocato, Carola Gugliotta, che ha annunciato davanti alle telecamere: “(il gip) Ha convalidato il fermo, ma ha disposto la scarcerazione, ritenendo che non sussistano a carico di Samuel gli elementi di colpevolezza”.
Insomma Samuel continua ad essere indagato per la tragedia, ma ad oggi l’accusa non è stata in grado di presentare alcuna prova che lo colleghi in maniera incontrovertibile all’omicidio di Corazon Abordo ed al ferimento delle altre otto persone. Secondo quanto emerge dall’andamento del processo, è infatti emerso che non ci siano prove che il ragazzo fosse alla guida del mezzo, anzi i le testimonianze sembrerebbero invece dimostrare che Samuel fosse seduto sul sedile del passeggero, e che a guidare la vettura-killer sia stato qualcun altro.
Per questa ragione il giovane Rom verrà ora rilasciato dal carcere di Regina Coeli dove si trovava in stato di detenzione, e potrà ricongiungersi ai suoi familiari. Decisive per la scarcerazione di Samuel sono state le testimonianze del fratello Entuly e di Maddalena, la 17enne arrestata subito dopo il delitto (nonché moglie dell’indagato principale), i quali hanno tutti affermato che non fosse il 19enne ad essere alla guida quel giorno. Come spiegato dalla stessa Gugliotta: “Con il giudice ha ribadito quanto riferito dagli altri interrogati, e questa versione è stata ritenuta credibile perché hanno detto tutti quanti la stessa cosa”.
“L0 abbiamo visto piangere tutto il tempo”, ha poi aggiunto il suo avvocato, in relazione alle domande sullo stato d’animo del suo assistito.