"Rispetti le famiglie dei morti": un dottore di Crema contro Bocelli

Dure critiche a Bocelli da parte dottor Attilio Galmozzi dell’Ospedale di Crema dopo l’intervento al convengo dei negazionisti. "Abbia rispetto per le famiglie di quelle decine di migliaia tra morti e infetti", scrive il medico nell'attacco al cantante.

"Rispetti le famiglie dei morti": un dottore di Crema contro Bocelli

Non si fermano le polemiche nei confronti del cantante Andrea Bocelli, reo di essere intervenuto ad un convengo di “negazionisti del Covid” e di avere apertamente ammesso di aver violato le regole del lockdown. Dopo le critiche del rapper Fedez, è adesso il dottor Attilio Galmozzi, medico presso l’ospedale di Crema e assessore del comune lombardo, ad intervenire sulla questione tramite i social media con parole molto dure nei confronti di Bocelli.

Abbia rispetto per le famiglie di quelle decine di migliaia tra morti e infetti, intima il dottore, che come molti dei suoi colleghi ha vissuto in prima linea il dramma del Covid-19 ed il suo impatto sui pazienti e sulle loro famiglie.

Ho ripassato tutti quei giorni, ho provato a ripercorrere quell’inferno, rivedere quei volti e riascoltare quelle storie, di chi può ancora raccontarle e chi non lo può più fare“, ha scritto il dottore, nella cui mente è ancora fresco il ricordo dei mesi più difficili dell’epidemia in una delle zone più colpite dal Coronavirus.

Secondo i dati diffusi dall’ISTAT, per i primi cinque mesi dell’anno, nel comune di Crema i morti dall’inizio dell’epidemia sono stati il doppio rispetto a quelli registrati nello stesso periodo nel 2019.

L’intervento di Bocelli lascia ancora più perplessi se si pensa che fu lo stesso cantante ad organizzare, a poche settimane dall’inizio lockdown, un mini concerto in un Duomo di Milano deserto, spettacolo che fu seguito da oltre 2 milioni e mezzo di persone su YouTube.
Il cantante si è ora detto “umiliato e offeso” dalla privazione della libertà di uscire di casa, esternando l’opinione che tale restrizione non fosse giusta né salutare. “Il peggior nemico della verità è l’ipocrisia, scrive il medico, ricordando che Bocelli non ha provato “nemmeno di striscio” l’inferno provocato dalla malattia, perché se così fosse non avrebbe mai potuto provare sentimenti del genere. 

Appellandosi direttamente a Bocelli, il dottor Galmozzi conclude chiedendo la fine della diffusione di disinformazione, consigliando al cantante: “La prego… faccia silenzio per molto, molto tempo“.

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