Riace: Lucano, il sindaco sospeso, pronto a rifare tutto. Domani il riesame

Domenico Lucano ha respinto le varie contestazioni che il Viminale gli ha mosso. Domani il riesame dei ricorsi deciderà, i legali chiedono la sua libertà.

Riace: Lucano, il sindaco sospeso, pronto a rifare tutto. Domani il riesame

Rifarei tutto quello che ho fatto“, lo ha detto il sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano, quando i cronisti gli hanno chiesto se apporterebbe qualche modifica al suo progetto di accoglienza dei migranti.

Le telecamere puntate su di lui non lo hanno intimorito, come non lo avevano spaventato le contestazioni del Viminale, che nelle cose da chiarire indica “le scarse condizioni igieniche” e alcune “falle nella rendicontazione“. Lucano non si ferma e insiste: “non è vero niente, dato che il villaggio globale di Riace è stato visto da tutti come qualcosa di straordinario“.

Il riesame del caso

Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è stato sospeso dall’incarico e dal 2 ottobre si trova ai domiciliari in attesa che il Tribunale del riesame di Reggio Calabria discuta i ricorsi presentati dalla difesa e dalla Procura di Locri. Due avvocati, Antonio Mazzone e Andrea Daqua, sono impegnati in questi giorni a difendere il Sindaco amato da molti. I due avvocati chiedono che il sindaco sospeso venga rimesso in libertà. 

Con l’arresto del 2 ottobre, il prefetto di Reggio Calabria aveva sospeso dalla carica di primo cittadino Lucano obbligandolo agli arresti domiciliari; la notizia aveva suscitato non poco scalpore a Riace e in tutta Italia. La soluzione messa in atto dal gip di Locri aveva lo scopo di non permettere a Lucano, qualora fosse rimasto in carica, di ripetere quanto gli veniva contestato.

La Procura, alla cui guida c’è Luigi D’Alessio, sta chiedendo invece “di valutare le contestazioni mosse a Lucano che non sono state accolte dal Gip tra cui associazione a delinquere, concussione, truffa aggravata, abuso e malversazione”, si legge nel sito dell’Ansa. Il gip avrebbe contestato soltanto “il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’illecito affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti“.

Insieme a Lucano ci sarebbero altre 14 persone da prendere in considerazione. La Procura aveva chiesto anche per queste gli arresti domiciliari, ma non li ha ottenuti. Domani il riesame porterà alla risoluzione del caso.

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