Prato: "Metti il guinzaglio al pitbull", avvocato malmenato dal proprietario per la richiesta

Un avvocato pratese racconta di essere stato malmenato in pieno centro storico dal proprietario di un pitbull, al quale aveva chiesto di mettere il guinzaglio al cane. "Ha offeso le mie origini e seguito me e i miei figli", si difende il proprietario.

Prato: "Metti il guinzaglio al pitbull", avvocato malmenato dal proprietario per la richiesta

Un avvocato denuncia di essere stato preso di mira fisicamente da parte del proprietario di un pitbull, al quale aveva chiesto di tenere l’animale al guinzaglio. È avvenuto domenica 24 marzo in pieno centro storico a Prato, intorno alle 10 del mattino davanti a decine di testimoni.

L’avvocato, pratese di 46 anni, racconta che stava camminando in centro quando ha visto il proprietario del cane, successivamente identificato dalle autorità come un uomo italiano sulla quarantina. “Ho incrociato l’uomo con i figli e con il cane libero in via Magnolfi“, ha spiegato il legale. “Gli ho chiesto di usare il guinzaglio, e non ho fatto in tempo ad aprire bocca che subito c’è stata una reazione forte. Io ho proseguito verso corso Mazzoni e intanto ho chiamato il 113“.

Proprio mentre cercava di chiamare i carabinieri, il proprietario dell’animale si sarebbe avvicinato all’avvocato col telefono cellulare tra le mani, che avrebbe utilizzato per colpire diverse volte il 46enne alla testa. “Ho sentito arrivare diversi colpi e ho potuto solo difendermi alzando i gomiti per proteggere il viso e il capo. I miei occhiali sono volati via insieme agli auricolari”.

L’avvocato è finito al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato. “Difficile commentare”, ha dichiarato alla stampa, “che devo dire? È successo di giorno, in centro, tra la gente. Non penso ci sia da aggiungere altro“. Diversa la versione fornita dal proprietario dell’animale, un meticcio di un ramo del pitbull.

Passeggio per conto mio con la mia famiglia, questo tizio si avvicina attraversando la strada per chiedermi del guinzaglio, e quando mi rifiuto questo presunto avvocato tra i denti mi ha rivolto un’offesa riferita alle mie origini, cosa che ha omesso visto che lo fa di mestiere“, ha sottolineato. L’uomo ha aggiunto che l’avvocato lo ha seguito da via Magnolfi fino a corso Mazzoni mentre lui viaggiava con i due figli minorenni.

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