Porto Cesareo, vanno a pesca di tonni ma all’amo abbocca uno squalo Mako

Sorpresa per i pescatori della barca ‘A pesca col bomber' che nella serata del 10 Agosto si sono imbattuti in un esemplare di giovane squalo Mako a circa 5 miglia dalla costa di Porto Cesareo. L'esemplare è riuscito poi a liberarsi e tornare in mare.

Porto Cesareo, vanno a pesca di tonni ma all’amo abbocca uno squalo Mako

Durante la stagione estiva è facile come ben sappiamo avvistare le creature del mare questo in quanto la gente passa più tempo in spiaggia. Si tratta di qualcosa di assolutamente normale venire in contatto con gli animali marini, anche perchè il mare è la casa appunto di tantissimi creature con le quali a volte si interagisce anche non volendolo. Ed è quello che nella serata del 10 Agosto è capitato ad alcuni pescatori al largo di Porto Cesareo.

L’imbarazione “A pesca col bomber” era uscita per pescare tonni ma all’improvviso qualcosa di diverso ha abboccato all’amo. Francesco Baldieri ha sentito uno strappo molto forte alla canna e quindi in pochissimo tempo si è reso conto che qualcosa di grosso, ma non un tonno, aveva beccato l’amo. Sorpresa quando dall’acqua è spuntato un giovane di squalo Mako (Isurus oxyrinchus), una specie molto presente anche nel Mediterraneo e quindi anche nello Ionio. 

Si tratta dello squalo più veloce al mondo

Lo squalo Mako molto spesso è confuso con un altro e più famoso squalo, ovvero lo squalo Bianco (Carcharodon charcharis). Infatti come il Grande Bianco anche il Mako mostra una lunga fila di denti seghettati e un muso affusolato. Si tratta di una specie che vive nelle acque temperate e tropicali di tutto il mondo; non solo, il Mako è anche lo squalo più veloce del mondo capace di repentini cambi di direzione in pochi secondi.

L’incontro con i pescatori a Porto Cesareo è avvenuto a circa 5 miglia dalla costa dove il mare raggiunge una profondità di 50 metri. L’esemplare era lungo circa un metro quindi si trattava di un giovanissimo esemplare. Questi squali infatti così proprio come i bianchi sfruttano la profondità del mare per tendere agguati alle loro prede che non riescono a vederli se non quando è troppo tardi. La livera del Mako è identica o quasi a quella dello squalo bianco, color grigio nella parte superiore del corpo e bianco in quella inferiore. Questo serve allo squalo a mimetizzarsi appunto in acqua specie quando giunge appunto dalle grandi profondità.

Dopo aver abboccato alla canna dei pescatori lo squalo è riuscito a liberarsi riconquistando il mare aperto. Si tratta di una specie che quando caccia è anche capace di spettacolari salti anche alti diversi metri fuori dall’acqua. Anche il Mako come altre specie di squali è vulnerabile all’estinzione e per questo se finisce accidentalmente nelle reti o in amo durante la pesca è obbligatorio liberarlo se non riesce a farlo da solo. Può raggiungere dimensioni considerevoli di oltre 3 metri di lunghezza per quanto riguarda gli esemplari adulti. 

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