Pordenone, quattro persone indagate per il decesso di Daniel Tafa

Il 22enne è stato trafitto da una scheggia alla schiena mentre stava lavorando nello stabilimento della Stm a Maniago. La procura ha sequestrato l’attrezzatura e iscritto nel registro degli indagati quattro persone.

Pordenone, quattro persone indagate per il decesso di Daniel Tafa

La procura di Pordenone ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati, ritenuti responsabili della sorte toccata al 22enne Daniel Tafa, l’operaio deceduto nella sciagura accaduta mentre era al lavoro nello stabilimento della Stm a Maniago, comune in provincia di Pordenone. Il giovane aveva cominciato il turno lunedì 24 marzo alle 19, quando il padre aveva appena terminato le sue ore.

Daniel era ancora nell’impianto degli ingranaggi all’una e venti di notte quando, a causa della rottura dello stampo, una scheggia di acciaio di circa 15 centimetri lo ha raggiunto alla schiena. La scheggia, che lo ha colpito al polmone, non gli ha lasciato via di scampo: inutili sono stati i tentativi del giovane di proteggersi, è crollato al suolo.

A soccorrerlo per prima è stata la squadra dell’azienda di primo soccorso, che aveva già contattato il 112 per far arrivare al più presto un’ambulanza. Sul posto è giunto anche l’elicottero sanitario, decollato dalla base di Campoformido, ma il giovane aveva perso conoscenza. I sanitari hanno fatto il possibile per salvarlo, praticando le operazioni salvavita di rianimazione cardiopolmonare, ma purtroppo per Daniel non c’era più nulla da fare.

Sul caso indaga il pm Andrea Del Missier, che ha disposto le verifiche necessarie per ricostruire la dinamica dell’accaduto e accertare se si poteva evitare la tragica sorte del ragazzo. Le indagini si concentreranno anche sulle misure di sicurezza, se sono state seguite correttamente in base al lavoro svolto e se con Daniel c’era qualcuno quando è successo l’infortunio. 

Il macchinario di fronte al quale si trovava il giovane è stato sequestrato ed è stato sospeso il turno della mattina in segno di lutto e per consentire agli inquirenti di effettuare i rilievi. Le persone iscritte nel registro degli indagati sono il proprietario dell’azienda, il delegato interno alla sicurezza, il perito delle macchine e il tecnico che ha verificato il macchinario sul quale è avvenuto l’infortunio. L’autopsia sul giovane verrà eseguita il 1 Aprile.

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