Pesaro: irruzione della polizia in un ristorante, erano in 90 a tavola

Il titolare di un ristorante a Pesaro non accetta le nuove norme vigenti riguardo la chiusura anticipata di bar e pasticcerie, oltre che pizzerie, e si è fatto sentire scatenando una irruzione e violando la legge. Ecco come sono andati i fatti.

Pesaro: irruzione della polizia in un ristorante, erano in 90 a tavola

Con l’aumento dei contagi, giunto a quasi 20.000 casi, sono stati resi necessari nuovi provvedimenti. Nella conferenza di domenica 25 ottobre, Antonio Conte ha stilato il nuovo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) con una serie di normative e restrizioni che sono entrate in atto da lunedì 26 ottobre fino al 24 novembre. Tra queste, la chiusura di ristoranti, bar e pasticcerie intorno alle 18. Una decisione che sta facendo scalpore e scatena proteste, come quelle accadute a Pesaro. 

Intorno alle 20,30, la polizia di Pesaro ha fatto irruzione in un ristorante dove, a dispetto delle regole, è stata organizzata una cena via social con più di 90 commensali radunati intorno al tavolo proprio come segno di protesta in merito alle ultime normative che vogliono la chiusura di ristoranti, bar e pasticcerie a partire dalle ore 18. 

Non appena sono giunte le forze dell’ordine, il gestore del commerciante ha cercato di impedire agli agenti di entrare, ma ne hanno approfittato per accedere da una porta laterale. Nel frattempo, nonostante l’arrivo degli agenti, i commensali hanno continuato a consumare il loro pranzo e a brindare e, tutti insieme, hanno chiesto di unirsi al banchetto.

La cena è durata sino al momento del dolce. Lo stesso gestore ha ammesso che non ha intenzione di chiudere e terrà aperto nonostante le normative tuttora vigenti. L’irruzione è stata seguita in diretta social sia su una emittente locale che tramite profili privati. Alcune ore prima, in Piazza del Popolo, vi è stata anche una protesta con centinaia di persone, tra cui titolari di bar, piscine e centri sportivi, per recriminare. 

Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, prende le distanze da tutto questo e su Facebook esprime il suo dissenso: “Un fatto gravissimo. Un conto è manifestare legittimamente e pacificamente e un’altra cosa è fare queste pagliacciate pericolose contro la legge. Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri sono già sul posto e ho chiesto al prefetto massima durezza contro un atteggiamento inaudito”. 

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