Si è chiuso in poche ore il caso di Diana Siminescu, 42 anni, trovata senza vita nella notte di giovedì 7 agosto lungo la strada provinciale 78, all’altezza di Carzago, frazione di Calvagese della Riviera. La donna, originaria dell’Est Europa ma da tempo residente in zona, era molto conosciuta per il carattere socievole e i rapporti di amicizia intrecciati nel piccolo centro.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la donna aveva trascorso parte della serata in un bar del paese e, intorno alle 22, si era incamminata verso casa, distante poche centinaia di metri. Stava percorrendo a piedi un tratto della provinciale quando è avvenuto il sinistro.
L’identificazione della presunta responsabile è arrivata grazie alla segnalazione di un carrozziere della zona. Un familiare di una giovane del posto si era presentato nella sua officina chiedendo informazioni per riparare un’Audi A3 nera, danneggiata di recente. L’artigiano, messo al corrente della situazione, ha subito informato le autorità, fornendo un tassello decisivo per la ricostruzione dei fatti.
Alla guida dell’auto coinvolta nella vicenda ci sarebbe stata una ragazza di 24 anni, residente a pochi passi dal luogo della vicenda e di ritorno a casa dopo un turno di lavoro in un ristorante. Davanti agli agenti della Polizia stradale, la giovane ha raccontato di aver sentito un colpo improvviso, di essersi fermata poco dopo per controllare, ma di non aver visto nulla. Convinta di aver urtato un sasso o un ostacolo, ha ripreso la marcia fino alla propria abitazione.
A trovare il corpo di Diana, riverso in un fossato a lato della carreggiata, è stato un automobilista di passaggio che, illuminando la strada con i fari, ha notato la sagoma a terra e ha immediatamente chiamato i soccorsi. Purtroppo, per la donna non c’era più nulla da fare: le condizioni e i danni riportati erano troppo gravi.
La Polizia stradale prosegue le verifiche per accertare la velocità dell’auto al momento del sinistro e stabilire se vi siano stati elementi di distrazione o imprudenza.