Momenti di grande apprensione martedì 7 settembre a Torino, dove un bambino di appena tre mesi è rimasto gravemente contuso dopo essere precipitato nel fiume Dora Riparia, lungo Lungo Dora Firenze, di fronte al Campus universitario Einaudi. Il sinistro ha coinvolto il piccolo mentre si trovava all’interno del passeggino spinto dalla nonna.
Secondo le prime ricostruzioni, la carrozzina sarebbe scivolata dalle mani della donna mentre percorreva la passerella pedonale di corso Verona. Il passeggino ha imboccato il pendio accanto al marciapiede, precipitando per circa tre metri e terminando la sua corsa sulle lastre di cemento dell’argine. La caduta è stata così improvvisa e violenta da generare immediata apprensione tra i passanti, tra cui alcuni studenti universitari che si trovavano sul posto.
I testimoni sono intervenuti tempestivamente, prestando aiuto alla nonna in stato di choc e mantenendo il bambino in sicurezza fino all’arrivo dei soccorsi. In pochi minuti sono giunti sul luogo i vigili del fuoco, con una squadra del distaccamento di corso Regina Margherita e il nucleo speleo-alpino-fluviale, mentre il personale sanitario del 118 di Azienda Zero ha provveduto alle prime cure.
Il neonato è stato tenuto tra le braccia di una soccorritrice fino all’arrivo dell’ambulanza, che lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale infantile Regina Margherita. Attualmente il piccolo è ricoverato nel reparto di Chirurgia pediatrica con prognosi riservata a causa di un grave trauma cranico. Le autorità sanitarie e le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente, chiarendo le cause che hanno portato alla caduta e valutando eventuali responsabilità.
L’episodio ha suscitato grande commozione nella comunità torinese e solleva nuovamente l’attenzione sulla sicurezza dei passeggini e dei percorsi pedonali vicino ai corsi d’acqua. Eventi simili, pur rari, sottolineano l’importanza di adottare misure preventive, come l’utilizzo di cinture di sicurezza e la supervisione costante dei bambini, soprattutto in prossimità di pendenze o argini. Il rapido intervento dei testimoni e dei soccorritori ha giocato un ruolo fondamentale nel contenere la gravità dell’incidente e nel garantire un trasporto immediato in ospedale. La vicenda ricorda quanto sia cruciale la tempestività dei soccorsi in situazioni di emergenza, e come l’attenzione collettiva possa fare la differenza in momenti di grande pericolo.