È arrivata la tanto attesa sentenza per Oscar Pistorius. La corte ha deciso che l’omicidio non fosse premeditato.
Niente carcere a vita, quindi, per Oscar Pistorius, l’ex atleta arrestato perché sospettato di aver ucciso la sua fidanzata di allora Reeva Steenkamp. Un processo che si trascina da parecchio tempo e di cui oggi è arrivato il verdetto del giudice Thokozile Masipa.
Pistorius è arrivato in aula senza dire una parola, visibilmente teso per il verdetto che a breve sarebbe stato emesso nei suoi confronti. Per lui le possibilità con il verdetto erano quattro: l’assoluzione, sebbene molto improbabile; una condanna per omicidio premeditato, come chiesto dall’accusa che si sarebbe tradotta per lui in un ergastolo; una condanna per omicidio colposo, sostenuta dalla tesi della difesa, con una pena massimo di 15 anni; ed infine una condanna per omicidio volontario semplice, con un minimo di 15 anni di reclusione.
Alla fine il verdetto è stato di omicidio non premeditato. Pistorius ha ascoltato in silenzio la lettura del verdetto, visibilmente emozionato e riuscendo a stento a trattenere le lacrime. È scoppiato a piangere, in particolare, quando sono state riportate le ferite mortali inferte alla sua fidanzata Reeva.
Per arrivare ad una sentenza il giudice ha riferito di non tenere in considerazione lo stato nel quale versava la relazione tra Pistorius e Reeva, perchè il giudice ha dichiarato che le relazioni sono “dinamiche” e per questo ha deciso di non darvi peso.
Secondo il giudice, dagli atti, emerge che “non è affatto chiaro” se Pistorius avesse intenzione di sparare o meno. L’uomo, però, sempre secondo quanto è riportato nel verdetto, “ha deciso consapevolmente” di prendere la pistola, di andare in bagno e di sparare. Esclusa, quindi, la possibilità che si possa essere trattato di un incidente.
A decadere anche l’ipotesi che l’omicidio possa essere stato premeditato, perché, come ha spiegato il giudice “Non ci sono fatti a sufficienza per sostenerlo”. Secondo quanto riporta, però, un corrispondente della Bbc Online, è possibile che la lettura della sentenza prosegue fino a domani.
In arrivo, quindi, degli aggiornamenti.