Omicidio Luca Sacchi, sequestrata l’auto di Anastasiya Kylemnyk

I carabinieri hanno posto sotto sequestro la Citroen C1 gialla di Anastasiya perché probabilmente scelta quale veicolo per il trasporto della droga.

Omicidio Luca Sacchi, sequestrata l’auto di Anastasiya Kylemnyk

Le indagini per l’omicidio di Luca Sacchi stanno prendendo una piega particolare, che imputerebbero alla ragazza, Anastasiya Kylemnyk, la colpa di quanto accaduto, seppur non come assassina. L’auto della ragazza di Sacchi, infatti, sarebbe servita per il trasporto della droga. 

Anastasiya è sottoposto al momento all’obbligo di firma in quanto accusata di spaccio di droga e detenzione. L’auto in questione è una Citroen C1 gialla, già sequestrata dai carabinieri, nella quale si sta facendo una serie di accertamenti. Anche il telefono della ragazza è posto sotto sequestro. Per la giornata di mercoledì è fissato l’interrogatorio di garanzia.

Omicidio di Luca Sacchi: come procedono le indagini

L’intera vicenda sembra prendere finalmente forma. I soldi ritrovati nello zaino di Anastasiya potrebbero derivare dalla vendita della droga, più precisamente di oltre 15 chilogrammi di marijuana. Il valore di quella merce era di circa 70 mila euro, proprio la somma ritrovata nello zaino della ragazza. 

Il piano, inizialmente, era quello di trasportare la droga con la Citroen C1 che ora è sequestrata, ma qualcosa non è andato nel verso giusto, e i due ragazzi, pusher, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, organizzarono la famosa rapina in cui fu ucciso Luca Sacchi. 

Dunque, al momento, sono in fase di analisi questi elementi, per trovare una conferma su quanto ipotizzato dalle autorità. Del Grosso, invece, si difende affermando di non aver avuto alcuna intenzione di uccidere: “Non volevo uccidere nessuno, era la prima volta che prendevo una arma in mano“, ha spiegato al gip di Roma. 

Infatti, è proprio lui la persona accusata materialmente di aver commesso il delitto. Anche per quest’ultimo si terrà l’interrogatorio di garanzia, in quanto si è avvalso inizialmente della facoltà di non rispondere. È molto probabile, dunque, che nella giornata di domani potrebbero emergere nuovi dettagli importanti che potrebbero consentire la definitiva soluzione del caso. 

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