Chiesti 30 anni per il marito di Elena Ceste Michele Buoninconti.
È questo l’esito della giornata di ieri durante la quale ha avuto luogo la requisitoria del pm di fronte al giudice. Secondo l’accusa, infatti, Michele Buoninconti avrebbe ucciso la moglie il 24 gennaio del 2014 in modo premeditato con il preciso scopo di punirla per aver stretto delle amicizie su Facebook con altri uomini.
Inoltre, ad aggravare la sua posizione, secondo il pm Laura Deodato, il fatto che subito dopo la scomparsa Michele Buoninconti avrebbe dato vita ad un vero show mediatico ipotizzando le tesi più assurde per spiegare la scomparsa della moglie.
Secondo il pm, quindi, Michele Buoninconti deve essere accusato di omicidio volontario a cui si devono associare anche le accuse di occultamento di cadavere e premeditazione. Per questo ha richiesto il massimo della pena, ovvero 30 anni di reclusione. Una pena molto severa, quindi, quella chiesta per il marito di Elena Ceste.
L’uomo, secondo le indiscrezioni dei presenti, sarebbe rimasto tutto il tempo in aula tranquillo e vigile e non avrebbe scambiato sguardi con i genitori della moglie ai quali adesso sono stati affidati i figli dell’uomo avuti da Elena Ceste.
La sentenza è attesa verso i primi di ottobre. Non c’è particolare attesa per l’arringa dei difensori di Michele Buoninconti che non hanno fatto riferimento a particolari colpi di scena che potrebbero cambiare le carte. Quale sarà l’esito di questo processo? Michele Buoninconti verrà davvero ritenuto colpevole dell’omicidio della moglie?
Lui intanto continua a dichiararsi innocente, ma la sentenza presto ci dirà come sono realmente andate le cose. Continua, intanto, la grande attenzione nei confronti di questo processo. La storia di questa sfortunata donna, infatti, è ormai entrata nel cuore degli italiani che stanno seguendo con interesse il processo e attendono con ansia di sapere chi ha ucciso questa mamma di Asti tanto brutalmente.
È stato davvero Michele Buoninconti, suo marito? Lo vedremo presto.