Un bambino di 8 anni in Francia è stato accusato di terrorismo. “Sto con i terroristi” avrebbe detto in classe durante una lezione.
La paura e l’allarme terrorismo in tutto il mondo dilaga sempre di più e specialmente in Francia, dopo i recenti fatti di Charlie Hebdo, la situazione è davvero molto tesa. A dimostrazione di questa particolare attenzione per tutto ciò che potrebbe essere collegato al terrorismo islamico ed ai jihadisti il fatto che la direzione di una scuola nel centro di Nizza, sulla Costa Azzurra, ha deciso di denunciare un bambino di 8 anni, che frequenta l’istituto, per una frase detta in classe.
Ahmed, questo il nome del bambino che rivela le sue origini musulmane, frequenta la terza elementare dell’istituto . Durante la lezione, all’indomani dei fatti di Charlie Hebdo, quando gli è stato chiesto di dire “Je suis Charlie”, il motto internazionale ormai simbolo della lotta al terrorismo, ha risposto “Sono dalla parte dei terroristi, perché sono contro chi fa le caricature del profeta”.
Immediatamente è scattato l’allarme. Il piccolo è stato denunciato e sono stati subito avvisati i genitori, che gli hanno prontamente “spiegato che si trattava davvero di terrorismo, aggiungendo tutti i motivi per cui si doveva ovviamente stare dalla parte delle vittime a Charlie Hebdo”.
Tutto sembrava essersi chiarito ma la direzione della scuola ha deciso di inoltrare una querela per apologia di terrorismo contro il bambino e per “intrusione” da parte del padre, che per alcuni giorni ha accompagnato il il figlio fin nel cortile della scuola, notando il suo isolamento dai compagni.
Secondo quando riportano alcuni fonti della polizia, pare che il bambino avesse pronunciato anche delle altre frasi, che avvalorerebbero l’accanimento della direzione dell’istituto. “Bisogna uccidere i francesi” e “i giornalisti se la sono cercata” sarebbero le frasi incriminate, che unite al rifiuto del bambino di osservare un minuto di silenzio per le vittime di Charlie Hebdo avrebbero portato la scuola a procedere contro di lui.
Il padre ha manifestato da subito “rammarico per le frasi del figlio”, che pare non essersi reso davvero conto della gravità delle sue affermazioni. Stupore anche da parte dell’avvocato del bambino, che ritiene assolutamente esagerata tutta la situazione. “Siamo di fronte a un’isteria collettiva. Il mio cliente ha 8 anni! Non si rende conto della portata delle sue frasi. Non ha senso” ha dichiarato Sefen Guez Guez.