Nell’ambito dell’operazione "Bravi Ragazzi", 15 arresti tra Teramo e Jesolo per spaccio ai minori

Le autorità hanno condotto un'azione coordinata per contrastare il dilagare del traffico illecito di sostanze stupefacenti, concentrando gli sforzi sulle aree interessate da queste attività illegali

Nell’ambito dell’operazione "Bravi Ragazzi", 15 arresti tra Teramo e Jesolo per spaccio ai minori

Nelle prime ore di questa mattina, un’operazione congiunta dei Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Teramo, supportati dalle rispettive Stazioni competenti, dall’elicottero del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara e da due unità cinofile del Nucleo Cinofili Carabinieri di Chieti, ha portato a 15 misure cautelari personali.

Queste comprendono 11 custodie cautelari in carcere e 4 sottoposizioni agli arresti domiciliari, emesse simultaneamente dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Teramo (14 provvedimenti) e dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale dei Minorenni de L’Aquila (1 provvedimento). Le accuse riguardano il reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, come previsto dall’articolo 73 del DPR 309/1990.

L’operazione, denominata “Quei bravi ragazzi”, ha sgominato un’attività di spaccio fiorente, principalmente indirizzata a clienti minorenni di età inferiore ai 18 anni, residenti a Teramo e nelle zone circostanti.

La presenza significativa di minori tra i clienti sottolinea la gravità del problema e l’urgenza di contrastarlo con decisione e determinazione. La diffusione della droga tra i giovani rappresenta una minaccia per il tessuto sociale e la sicurezza pubblica, mettendo a rischio la salute e il futuro delle nuove generazioni. Pertanto, l’azione delle forze dell’ordine per smantellare reti di spaccio che si rivolgono ai minori è di fondamentale importanza per proteggere la salute e il benessere dei giovani e per preservare la sicurezza delle comunità locali.

La denominazione “Quei bravi ragazzi” può essere interpretata ironicamente, in quanto il coinvolgimento dei giovani in attività come lo spaccio di droga è tutto tranne che “bravo”. Tuttavia, attraverso l’operazione, le autorità hanno dimostrato la loro determinazione nel contrastare il fenomeno e nel proteggere i minori dalla pericolosa influenza delle sostanze stupefacenti. 

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