Negato il trasporto in ambulanza a Chieti a un giovane affetto da una malattia rara: interviene il Comune

Il ragazzo è completamente invalido ma la Asl ha negato l'autorizzazione per l'utilizzo del mezzo che gli permetterebbe di accedere alle terapie necessarie presso un ospedale fuori provincia

Negato il trasporto in ambulanza a Chieti a un giovane affetto da una malattia rara: interviene il Comune

La storia di un giovane con grave disabilità affetto dalla sindrome Gorlin-Goltz a Montesilvano ha messo in luce le difficoltà e le ingiustizie del sistema sanitario. Nonostante il suo bisogno urgente di cure presso l’ospedale di Chieti, il servizio Adi della Asl di Pescara gli ha negato il trasporto in ambulanza perché l’ospedale si trova in una provincia diversa.

Questo ha causato gravi problemi al ragazzo, che ha urgentemente bisogno di cure per le piaghe in testa e alla schiena venute fuori dopo un intervento. Il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, ha denunciato con veemenza questa situazione, sottolineando come la salute dei pazienti non possa essere messa in secondo piano rispetto a questioni di distretti sanitari o risparmi di pochi euro. Grazie all’intervento del Comune di Montesilvano, che si è offerto di coprire tutte le spese relative al trasporto in ambulanza, il giovane potrà finalmente ricevere le cure di cui ha urgente bisogno.

Tuttavia, Ferrante rimane preoccupato dal fatto che la responsabilità di garantire queste cure sia ricaduta sul Comune anziché sulla Asl. Questa vicenda mette in luce le profonde criticità del sistema sanitario e la necessità di garantire che tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro provenienza geografica, possano accedere alle cure di cui hanno bisogno. Speriamo che la situazione di questo ragazzo possa essere un punto di svolta e che si possa lavorare per garantire un accesso equo e universale alle cure sanitarie per tutti i cittadini. 

Chiediamo alla Asl di modificare il provvedimento e di valutare attentamente la situazione di ogni singolo paziente, autorizzando le cure necessarie al ragazzo con gravissima disabilità e a tutti coloro che si trovano nella sua stessa condizione. Questo non è solo un capriccio, ma una necessità urgente per garantire la salute di queste persone. Se non si interviene in modo tempestivo, si rischia di condannare la nostra sanità già malata da tempo.

Il Comune ha confermato di assumersi le spese di trasporto per il ragazzo, sottolineando che l’ospedale di Chieti è l’unica struttura in grado di fornire il trattamento di cui ha bisogno. Il sindaco e l’assessore Manganiello hanno lavorato insieme per trovare una soluzione immediata a questa situazione particolare. Grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio, è stato possibile superare il problema di mobilità e offrire un sostegno importante a questa famiglia. 

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