Napoli: Noemi è viva per miracolo, il cardinale Sepe la porterà dal Papa

Noemi, la bambina di 4 anni ferita per errore durante una sparatoria a sfondo camorristico, si sta riprendendo. Il cardinale di Napoli è andato a trovarla.

Napoli: Noemi è viva per miracolo, il cardinale Sepe la porterà dal Papa

“Quello che è avvenuto è un miracolo. Appena Noemi starà bene la porterò dal Papa“, sono queste le parole che il cardinale di Napoli, monsignor Crescenzio Sepe, ha rilasciato dopo essere stato a visitare la piccola Noemi, in ospedale dove si trova dal 3 maggio scorso per essere stata ferita durante una sparatoria a Napoli.

Con sè il Cardinale Sepe aveva un pelouche: la bambina, ha riferito lo stesso prelato, le “ha sorriso con gli occhi“. Poi, insieme ai genitori, ha pregato con la preghiera di Gesù, il Padre Nostro, e ha lasciato la promessa di portare la piccola dal Papa.

Miracolo di Dio e dei medici

La città di Napoli, durante l’ultimo fine settimana, aveva pregato per la piccola Noemi. L’11 maggio, si son contate cinquemila persone alla veglia di preghiera diocesana che don Michele Madonna aveva organizzato al Palapartenope. Il giorno seguente, in tutte le chiese cittadine sono state rivolte preghiere per la bambina durante le sante messe. Noemi, dopo aver lottato tra la vita e la morte, si sta riprendendo. Il cardinale avrebbe affermato: “è un vero miracolo di Dio e dei medici“, riferisce Il Mattino online.

Seguono poi parole amare da parte del cardinale Sepe: “Dio la farà pagare eccome“, gettando l’ancora della conversione come via d’uscita per i camorristi. La città, ha riferito il cardinale, attraverso queste azioni, è stata bistrattata e violentata. Quando si offende, si ammazza una creatura, si offende Dio stesso perché Dio è nostro padre, ha detto il cardinale assicurando che Dio “grida vendetta”: Egli, nella sua giustizia, misericordiosa, non resterà ad occhi e orecchie chiuse.

Queste persone, ha sottolineato monsignor Sepe, vivono miseramente, continuamente oppressi dalla paura, dall’angoscia, dal terrore. Quando per loro tutto va bene, finiscono in carcere: l’alternativa al carcere è il cimitero. In questo modo, pagano il male che hanno fatto agli altri.

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