Morte bimba dopo challenge sui social: Garante della Privacy blocca TikTok

Dopo l'assurdo episodio verificatosi a Palermo negli scorsi giorni, il Garante ha emanato un'ordinanza con la quale obbliga il famoso social network ad accertare l'età degli utenti che la utilizzano. Nelle prossime ore l'autopsia sul corpo della piccola.

Morte bimba dopo challenge sui social: Garante della Privacy blocca TikTok

Trovata in bagno dal padre, priva di vita, soffocata da una cintura stretta attorno al collo attaccata al termosifone. Così è deceduta la piccola Antonella, la bambina di soli 10 anni morta a Palermo molto probabilmente dopo aver partecipato ad una challenge sui social.

Si pensa che la vittima sia stata adescata da qualcuno tramite TikTok, nota piattaforma social cinese a cui sono registrate moltissime persone in tutto il mondo. In queste ore gli inquirenti stanno cercando di capire che cosa sia realmente successo, anche se pare accertato che la piccola abbia commesso un gesto volontario. Se sia stata adescatata da qualcuno o se abbia guardato dei video presenti sul social al momento non è dato sapere. 

Dopo l’accaduto, comunque, il Garante della Privacy in queste ore ha inviato una nota alla società TikTok, con la quale ordina alla proprietà di accertarsi dei dati anagrafici degli utenti, che devono essere tutti maggiorenni. Il Grante perciò, “ha disposto nei confronti di Tik Tok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica” – così recita la nota inviata dall’ente italiano che gestisce la protezione dei dati personali. Una vicenda terribile quella accaduta a Palermo, che ha scosso tutta Italia. 

Organi della bimba donati

Sarà intanto eseguita nella giornata del 23 gennaio l’autopsia sul corpo della piccola Antonella. I genitori, volontariamente, hanno deciso di donare gli organi della loro figlioletta venuta a mancare in queste tragiche circostanze. I suoi organi salveranno la vita di altri bambini che soffrono di patologie piuttosto gravi. Saranno trapiantati il fegato, che è stato diviso a metà, i reni e il pancreas. I genitori non avrebbero voluto però espiantare le cornee.

Intanto proseguono senza sosta le indagini della Polizia di Stato, che hanno aperto un fascicolo d’inchiesta con l’accusa di istigazione al suicidio per il momento a carico di ignoti. Oltre alla Procura della Repubblica di Palermo, ulteriori accertamenti vengono eseguiti in queste ore da quella dei Minori. Gli inquirenti hanno proceduto al sequestro del cellulare della piccola: qui chi indaga spera di trovare elementi utili alle indagini, e anche far luce su che cosa sia realmente successo.

E nella giornata del 22 gennaio anche i compagni della scuola elementare frequentata dalla bimba hanno voluto ricordare la piccola scomparsa in seguito alla challenge sui social. “Ciao, per anni ti abbiamo tenuto per mano, ora ti terremo nel cuore” – così hanno scritto gli studenti dell’istituto comprensivo Perez Calcutta frequentato dalla minore. Una dramma che ha colpito la città di Palermo e l’Italia intera.

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