Morte Antonella Sicomero: la verità è nascosta nella password del suo cellulare

La verità sulla morte della piccola Antonella Sicomero è nascosta nella password del suo cellulare, ricevuto dai genitori per il suo decimo compleanno e che è ora affidato ai tecnici informatici della Procura.

Morte Antonella Sicomero: la verità è nascosta nella password del suo cellulare

Tutta Palermo è rimasta sconvolta dalla morte di Antonella Sicomero, la bambina di 10 anni deceduta per asfissia da strangolamento nel bagno della sua casa, forse mentre stava partecipando ad una sfida estrema su Tik Tok, la blackout challenge, come riferito da una delle sorelline minori quando i suoi hanno ritrovato la bimba strangolata dalla cintura dell’accappatoio.

La chiave del mondo di Antonella, del suo mondo segreto, è nascosta nella password del suo cellulare. Ora il complesso compito di decrittare il codice di accesso al suo telefonino è affidato ai tecnici della procura. Si tratta della password che la bimba usava per poter postare video,seguire le star, partecipare a contest e sfide social.

Il recupero della password

Il cellulare che ha ripreso gli ultimi istanti della piccola, prima che perdesse i sensi e andasse incontro alla morte, è stato recuperato sulla mensola del bagno e le era stato regalato dai genitori in occasione del suo decimo compleanno. Se i tecnici informatici riusciranno a individuare quel codice segreto, che la piccola aveva cambiato senza dire niente ai suoi, le indagini potrebbero avere un’improvvisa accelerazione. 

Potrebbero, ad esempio, dire se Antonella sia stata contattata privatamente da qualcuno che l’abbia convinta a partecipare alla sfida, avvalorando, in questo modo, la tesi dell’istigazione al suicidio. Sta in quel telefonino la verità di quel che è accaduto alla bambina, che la voleva essere la regina, la star di Tik Tok

Lei, molto social, aveva 3 account Facebook e una decina di account Instagram, attraverso i quali ballava, cantava, scaricava tutorial per truccarsi e acconciarsi i capelli, sognando, un giorno, di diventare estetista. Capiamo bene, dunque, quanto il codice di sblocco sia fondamentale per il proseguimento celere delle indagini ed aiutarci a ricostruire l’accaduto. Ieri, in via Schiavuzzo, i residenti hanno fatto volare in aria dei palloncini per ricordare la piccola, il cui volto è impresso su striscioni e t-shirt indossati dai bambini.

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