Morta di parto a Brescia, parla il compagno: "Veniva trascurata"

Parla il compagno di Giovanna Lazzari, la donna di 30 anni porta all'Ospedale di Brescia insieme alla sua bambina. Ecco cosa gli diceva la sua compagna mente era ricoverata poco prima di morire

Morta di parto a Brescia, parla il compagno: "Veniva trascurata"

Parla il compagno di Giovanna Lazzari, la donna morta di parto insieme alla sua bambina all’Ospedale di Brescia. Le sue dichiarazioni sono davvero molto forti.

Sono parole piene di rabbia e di disperazione quelle di Roberto Coppini, compagno di Giovanna Lazzari, la donna di 30 anni incinta al 9 mese di gravidanza e morta lo scorso 31 dicembre insieme al bambino che portava in grembo.

L’uomo, dopo alcuni giorni dalla morte della donna, rivela alcuni retroscena che stanno facendo molto discutere in queste ore. “Quando era ricoverata mi ha mandato un messaggio in cui lamentava poca attenzione dei suoi confronti” dice Roberto.

Un messaggio che oggi, dopo la terribile tragedia che ha colpito la sua famiglia qualche giorno fa, suona davvero come un campanello d’allarme che nessuno ha saputo cogliere, forse neanche la stessa Giovanna.

Adesso, però, è stata aperta un’indagine per chiarire le vicende che hanno portato alla morte della giovane nel nosocomio bresciano. Ripercorriamo i fatti. Giovanna arriva all’ospedale di Brescia con una febbre molto alta e forti dolori addominali.

Per questo i medici decidono di ricoverarla per tenerla sotto controllo. La mattina dopo però le condizioni di Giovanna non sono migliorate e per questo decidono di procedere con un cesareo per far nascere la bambina. Purtroppo, però, la decisione arriva troppo tardi: la piccola è morta.

Poco dopo anche Giovanna smetterà di vivere. Viene portata in rianimazione e dopo poco muore tra la disperazione e l’incredulità del suo compagno e della sua famiglia. Adesso il pm Cassiani ha chiesto il sequestro delle cartelle cliniche per capire cosa è realmente successo.

Gli esami svolti dal medico legale forniranno ulteriori informazioni sulle cause della giovane mamma, che lascia due bambini. Purtroppo Giovanna non è la prima donna a morire in questo modo. Negli ultimi giorni, proprio in questo periodo di feste, infatti, altri tre casi molto simili si sono verificati a Torino, Verno e Bassano del Grappa.

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha messo in piedi una task force di esperti per andare a fondo a questi casi e capire cosa sia successo a queste donne ed ai loro bambini.

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