Il tragico incidente che ha coinvolto Cecilia De Astis, una donna di 71 anni, ha suscitato grande commozione e attenzione a Milano. La pensionata è stata travolta da un’auto pirata mentre attraversava via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio.
Le indagini hanno portato all’identificazione di quattro ragazzini, tutti minorenni e residenti in un campo nomadi alla periferia della città, ritenuti responsabili del grave evento. Tra loro, il conducente dell’auto rubata, una Citroën DS4, è un dodicenne, mentre il più grande ha appena tredici anni. Data la loro età, i ragazzi non sono imputabili secondo la legge italiana, che prevede la capacità di intendere e volere solo dopo i quattordici anni.
L’incidente è avvenuto nella tarda mattinata dell’11 agosto, quando il veicolo procedeva a velocità elevata in direzione del centro città. Giunto in prossimità di una curva, il conducente ha perso il controllo della vettura, che ha oltrepassato il cordolo stradale e invaso l’area verde prima di colpire la donna che stava attraversando sulle strisce pedonali.
L’impatto ha avuto conseguenze gravissime: Cecilia De Astis è stata sbalzata a diversi metri di distanza e, nonostante l’intervento tempestivo del personale sanitario, non è stato possibile salvarla. I giovani coinvolti sono fuggiti a piedi subito dopo l’incidente, abbandonando il veicolo, che era stato rubato il giorno prima a un turista francese.
Le immagini di videosorveglianza hanno fornito un importante contributo alle indagini, permettendo di individuare rapidamente i quattro bambini. Ora la Procura dei Minori di Milano sta seguendo la vicenda, con l’obiettivo di comprendere le circostanze che hanno portato all’incidente e di valutare le azioni da intraprendere nel rispetto delle normative vigenti per i minori non imputabili. Cecilia De Astis, originaria di Ruvo di Puglia e residente a Milano da molti anni, aveva lavorato per oltre trent’anni in un cotonificio.
La sua scomparsa ha lasciato un segno profondo nella comunità e tra i familiari, che hanno espresso il loro dolore e lanciato un appello a riflettere sulle conseguenze di gesti irresponsabili, anche quando commessi da giovani. La vicenda pone l’accento su temi delicati, come la responsabilità, la tutela dei minori e la sicurezza sulle strade, invitando a una riflessione più ampia sulla prevenzione e sull’educazione.