Un episodio significativo ha scosso la comunità di Parabiago nella giornata di venerdì 20 giugno 2025, quando una giovane donna si è trovata a fronteggiare un comportamento scorretto mentre si allenava sull’alzaia del canale Villoresi. Intorno alle 17:30, mentre correva lungo il percorso che costeggia il canale artificiale, la ragazza è stata disturbata da un individuo che, abbassando i pantaloni, ha compiuto un gesto inappropriato in pieno giorno.
La giovane, colta da un’improvvisa paura, ha reagito con prontezza, riuscendo a scappare e a lasciarsi il molestatore alle spalle. “Mi si è talmente annebbiata la vista dalla paura che non ho nemmeno visto né come era vestito né l’età,” ha raccontato in seguito, descrivendo lo shock dell’esperienza.
L’accaduto è stato prontamente segnalato ai carabinieri della stazione di Parabiago, che ora stanno indagando per identificare l’autore del gesto. Questo episodio non è isolato: l’alzaia del canale Villoresi, un luogo solitamente apprezzato per le sue passeggiate e attività sportive, è stata teatro di situazioni simili in passato.
L’ultimo caso segnalato risale a settembre 2023, quando un altro episodio analogo aveva suscitato attenzione tra i frequentatori della pista ciclabile. La ripetizione di questi incidenti ha riacceso il dibattito sulla sicurezza di questa zona, un’area verde che attira molti cittadini per il suo ambiente naturale e la vicinanza ai centri urbani.
L’alzaia, che collega Parabiago ad altri comuni come Busto Garolfo, è un punto di riferimento per chi ama lo sport all’aria aperta, ma eventi come questo evidenziano la necessità di maggiore vigilanza e prevenzione. Le autorità locali sono state informate e i carabinieri stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’accaduto, basandosi sulla testimonianza della giovane e su eventuali segnalazioni di altri passanti.
La comunità di Parabiago, conosciuta per il suo spirito solidale, ha già iniziato a discutere su come migliorare la sicurezza lungo il percorso, magari attraverso un aumento della presenza di pattuglie o l’installazione di sistemi di sorveglianza. Alcuni residenti hanno suggerito di organizzare incontri pubblici per sensibilizzare sull’argomento e promuovere un uso più consapevole degli spazi verdi, garantendo che rimangano luoghi di aggregazione e relax per tutti. Nel frattempo, la giovane protagonista riceve supporto dai familiari e dalle autorità, mentre la comunità si mobilita per trasformare questa vicenda in un’opportunità di miglioramento per il territorio.