Manduria, confermata la custodia cautelare in carcere per i 6 minorenni coinvolti nella morte di Antonio Stano

Il gip Paola Morelli ha confermato la custodia cautelare in carcere per i 6 minorenni che in un primo momento era stati affidati ad una comunità e che sono stati accusati insieme ad altri 8 soggetti di aver insultato e picchiato più volte Antonio Stano.

Manduria, confermata la custodia cautelare in carcere per i 6 minorenni coinvolti nella morte di Antonio Stano

La gip Paola Morelli ha accolto l’istanza del procuratore Pina Montanaro di applicazione della misura cautelare in carcere a carico dei  6 minorenni coinvolti nel pestaggio e nella persecuzione del pensionato 66enne Antonio Stano. I sei giovani saranno condotti nel carcere minorile Fornelli di Bari. Anche i due maggiorenni coinvolti, rispettivamente di 19 e 22 anni sono in attesa della decisione del giudice Rita Romano che dovrà decidere se applicare anche nei loro confronti la custodia cautelare in carcere.

Sugli otto indagati pendono accuse pesantissime che vanno dal reato di tortura, danneggiamento a quelle di violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati dalla crudeltà. Ad incastrarli, i filmati delle loro peripezie contenuti nei loro cellulari e sequestrati dalla polizia. In totale sono 14 i soggetti coinvolti e, al momento, resta in sospeso l’accusa di omicidio preterintenzionale, contestata subito dopo il decesso di Stano.

Il medico legale Liliana Innamorato dovrà infatti chiarire se la morte per emorragia gastrica sia causalmente collegata alle violenze subite dal pensionato da parte della baby gang nelle settimane antecedenti il ricovero.Il 22enne della gang ha dichiarato di aver partecipato solo ad una incursione nella casa di Stano mentre un sedicenne ha detto di aver assistito due o tre volte alle aggressioni ma che lui non ha mai avuto un ruolo attivo nel pestaggio.

Agli atti d’indagine è presente anche la testimonianza fondamentale di una sedicenne, fidanzata di uno degli indagati che subito dopo il ricovero del pensionato in ospedale, si è recata con la madre al commissariato di Manduria per denunciare e far visionare alla polizia i video che immortalavano le violenze subite dal pensionato.

Intanto si terrà mercoledì 8 maggio la “Marcia per la civiltà“, organizzata dalla Pro Loco di Manduria in memoria di Antonio Stano per dire NO alla violenza ed all’accanimento mediatico contro Manduria, saltata alle cronache giudiziarie come città omertosa ed arretrata.

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