Maltrattamenti in un asilo in provincia di Reggio Emilia: tre maestre indagate

Tre maestre indagate in provincia di Reggio Emilia per maltrattamenti su bambini dai tre ai cinque anni: frasi razziste, minacce e spinte contro i piccoli.

Maltrattamenti in un asilo in provincia di Reggio Emilia: tre maestre indagate

Una provincia ancora scossa quella di Reggio Emilia dalla terribile storia accaduta a Bibbiano e venuta a galla solo in questo ultimo periodo, dove assistenti sociali e psicoterapeuti sono stati accusati di stendere false relazioni attribuendo abusi sessuali mai avvenuti su bambini con l’unico scopo di toglierli dalle loro famiglie per poi affidarli ad altre. La vicenda di cui si parla oggi è avvenuta sempre nel Reggiano ma a Scandiano, in un asilo di cui non è stato reso pubblico il nome per salvaguardare la privacy delle giovani vittime.

Nella scuola materna in questione sono finite sotto indagine tre maestre di cui due, una reggiana di 56 anni ed una di origini pugliesi di 54 anni, sono state sottoposte dal gip, Giovanni Ghini, al divieto di dimora in provincia e di accesso a tutti gli asili. L’accusa è quella di aver maltrattato i bambini presenti nella struttura con spintoni, insulti razzisti ed anche minacce.

L’indagine

A far scattare l’allarme sono stati alcuni genitori i cui figli hanno raccontato di strani e preoccupanti episodi che avvenivano all’interno della scuola materna: così, è stato avvisato il dirigente scolastico e successivamente anche i carabinieri del posto che hanno provveduto ad iniziare le indagini installando delle telecamere nascoste nella struttura.

Quello che i militari hanno registrato non ha lasciato spazio ad interpretazioni. I bambini venivano spinti dalle maestre ed afferrati per un braccio alzandoli con forza fino a farli piangere. Un bambino di origine straniere presente nella struttura veniva richiamato utilizzato frasi razziste, e spesso le giovanissime vittime venivano anche minacciate di “rimanere senza acqua durante il pranzo”. Uno dei piccoli, che si è fatto la pipì addosso, è stato lasciato per alcuni minuti da solo in bagno perché doveva “sentirsi a disagio” per quanto accaduto.

Il sindaco di Scandiano, Matteo Nasciuti, tiene a precisare che il comune non è coinvolto in questa terribile storia poiché si tratta di una scuola materna statale, ma si assicurerà che eventuali responsabilità, se accertate, vengano giustamente sanzionate, poiché la priorità dev’essere la salvaguardia dei bambini.

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