Macerata, arrestati 3 nigeriani per il delitto di Pamela

Per il delitto a Pamela, sono stati arrestati 3 nigeriani che sono stati accusati di omicidio volontario, distruzione e soppressione di cadavere, spaccio di stupefacenti (marijuana e eroina).

Macerata, arrestati 3 nigeriani per il delitto di Pamela

Innocent Oseghale, Lucky Desmond, e Awelima Lucky: questi sono i 3 nigeriani arrestati per il delitto di Pamela Mastropietro. Ad incastrare i 3 nigeriani sono stati degli sms ed il traffico di chiamate, che hanno permesso di ricostruire tutto l’accaduto.  

Awelima Lucky stava per scappare in Svizzera con la moglie, dopo che Pamela era stata uccisa, e questo fattore ha fatto affrettare le indagini, perché si sapeva solo il nomignolo della persona, e il numero di cellulare.  

I RIS di Macerata hanno fatto subito le indagini e nell’attico hanno trovato vestiti sporchi di sangue, impronte digitali, mannaia e coltelli. Due taniche di varechina, ed il versamento di litri di candeggina sul corpo, costituirebbero il tentativo disperato di cancellare le prove.

Oltre ai dati sul massacro, c’è anche un testimone con il quale Pamela avrebbe avuto un rapporto sessuale in cambio di soldi , e che – poi – l’avrebbe accompagnata in un posto, fornendole il denaro che le avrebbe permesso di acquistare la droga dal pusher. 

Secondo il medico legale che ha eseguito l’autopsia di Pamela Mastropietro, le cause della morte non sono chiare per via del massacro, ma si sono riscontrate varie lesioni sul corpo, sulla testa, e al fegato: ci saranno altri esami e anche l’esame tossicologico. 

Oltre 15 mila persone a Macerata hanno manifestato contro il razzismo. Per quello che e successo a Pamela Mastropietro, e dopo qualche giorno, per la sparatoria di Luca Traini, che voleva uccidere gli spacciatori della ragazza, tra cui Innocent Oseghale.  

Il ministro dell’interni, Marco Minniti, ha dichiarato che “per i responsabili ci saranno punizioni severe”. Pamela era scompara il giorno 29 gennaio, e il giorno 30 gennaio è morta: in questi 2 giorni sono state realizzate analisi tecniche e informatiche, vagliandone i movimenti.  

Il gip di Macerata aspetta gli esami tossicologici perché sostiene che Pamela sia morta di overdose, e che non era presente quando Pamela e stata fatta a pezzi: gli esami sono complicati a causa delle condizioni del corpo della vittima.

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