Lutto nel biathlon: Sivert Bakken trovato senza vita a 27 anni in Trentino

Il nazionale norvegese Sivert Guttorm Bakken è stato trovato senza vita in un albergo a Passo Lavazè, a pochi giorni dalla sua ultima gara, lasciando attonita la comunità sportiva internazionale.

Lutto nel biathlon: Sivert Bakken trovato senza vita a 27 anni in Trentino

Lutto improvviso nel mondo del biathlon: Sivert Guttorm Bakken, nazionale norvegese, è scomparso a soli 27 anni a causa di un malore mentre si trovava in vacanza con alcuni compagni di squadra a Passo Lavazè, in Trentino Alto Adige. Il giovane atleta è stato trovato senza vita all’interno dell’albergo dove alloggiava. A scoprire il corpo esanime sono stati alcuni compagni, preoccupati dal fatto che Bakken non fosse sceso per la colazione all’orario concordato.

Solo pochi giorni prima, il 19 dicembre, aveva partecipato alla 10 km sprint ad Annecy, in Francia, dimostrando di essere tornato in piena forma dopo una lunga parentesi di stop forzato. La notizia ha immediatamente scosso il mondo dello sport e del biathlon, suscitando cordoglio tra colleghi, tifosi e addetti ai lavori. Tommaso Giacomel, azzurro del circuito, ha espresso la propria commozione, ricordando che proprio quel giorno avrebbero dovuto allenarsi insieme e trascorrere il Capodanno con tutta la squadra. «La vita è stata durissima per te, fermandoti per più di due anni…E ora questo. Non è giusto!», ha scritto Giacomel, raccontando il senso di incredulità e dolore che ha colpito l’intero gruppo.

Emilie Nordskar, segretaria generale ad interim della federazione norvegese di biathlon, ha sottolineato come «i nostri pensieri ora vadano principalmente alla famiglia di Sivert e a tutti coloro che gli sono vicini. Stiamo collaborando con le autorità italiane sul posto». Al momento le cause precise del decesso non sono ancora state ufficializzate.

La federazione ha annunciato che atleti e familiari saranno seguiti da un team di supporto psicologico, e ha programmato una cerimonia commemorativa aperta al pubblico per martedì sera. Sivert Bakken, nativo di Lillehammer, aveva affrontato un percorso sportivo segnato da sfide importanti.

Due anni fa era stato costretto a fermarsi a causa di una pericardite, una grave infiammazione del sacco che circonda il cuore. Nonostante la difficoltà, Bakken era riuscito a rientrare in Nazionale e stava preparando il ritorno alle competizioni più importanti, con gli occhi puntati sulle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La carriera del giovane atleta era già ricca di successi: ai Mondiali juniores del 2018 e 2019 aveva conquistato un argento e due bronzi, mentre nel 2022 si era aggiudicato la Coppa del Mondo di partenza in linea.

In Coppa del Mondo aveva vinto tre volte con la staffetta e una volta nella Mass Start di Oslo, sempre nel 2022, consolidando il suo ruolo di protagonista nel panorama internazionale del biathlon. La dipartita di Bakken rappresenta una perdita enorme per lo sport norvegese e per la comunità internazionale del biathlon. La tragedi@, giunta così all’improvviso, ha aperto una fase di riflessione sull’importanza della salute degli atleti e sull’imprevedibilità della vita, ricordando come anche chi appare forte e preparato possa essere vulnerabile. Il ricordo di Sivert Bakken resterà vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e ammirato, un giovane talento strappato troppo presto, ma che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello sport.

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