Loris: polemiche sulle tante pagine su Fb a difesa della mamma

Il nonno di Loris, Andrea Stival, aveva chiesto di finirla e rispettare le persone che soffrono. Immediata la reazione dei creatori della pagina che replicano difendendo la propria posizione

Loris: polemiche sulle tante pagine su Fb a difesa della mamma

Dopo l’arresto di Veronica Panarello, la mamma del piccolo Loris ucciso lo scorso novembre, sono tante le osservazioni e i commenti su Facebook dedicate alla donna, accusata del delitto del figlio. Sono in molti a dimostrare infatti solidarietà e affetto a Veronica, e lo testimonia la pagina “Veronica Panarello è innocente”che  ha già raccolto più di 1200 “mi piace”. La vicenda non è piaciuta affatto al nonno paterno di Loris, Andrea Stival, che ha chiesto di smetterla con queste frasi che feriscono chi soffre e chiede rispetto per la famiglia che in questo momento sta attraversando un periodo buio.

Ecco cosa ha scritto esattamente Andrea Stival: “Vi chiedo cortesemente di finirla con tutto questo cortile pubblico”. Ma la richiesta del nonno non ha ricevuto approvazione, e i creatori della pagina hanno subito replicato: “Vogliamo precisare che il nonno del piccolo Loris che vuol fare chiudere questa pagina (chissà poi perché) è il nonno paterno Stival, padre di Davide. Al contrario il nonno materno Panarello, padre di Veronica, e Antonella Stival, zia di Veronica, fanno invece parte di questa pagina e vi partecipano in maniera attiva visto che spesso scrivono e interagiscono con noi. Per non parlare delle volte che ci hanno ringraziato pubblicamente per sostenere Veronica e la sua innocenza”. 

Gli ideatori della pagina aggiungono inoltre che i visitatori che ritengono Veronica colpevole sono pregati di non insultarla e di non visitare più la pagina. E ancora ribadiscono e consigliano ai parenti di Veronica, o almeno a coloro che sono convinti della sua innocenza, di non rispondere alle persone che lanciano insulti e improperi poiché non meritano di essere considerati. E ancora una volta sostengono con forza:”Non offendiamo nessuno, crediamo nell’innocenza di Veronica, siamo in un Paese libero e siamo liberi di pensarla come vogliamo”.

Diverse però sono le pagine dedicate al delitto di Santa Croce di Camerina, e si dividono in innocentisti e colpevolisti, e sono talmente tanti che vanno a comporre una lunghissima lista. Del delitto si parla ancora tanto, e finchè non emergerà la verità sarà un argomento ancora vivo tra le tante persone che sostengono ora una ora l’altra tesi.

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