Loris: mamma trasferita in carcere. I detenuti: “Assassina, devi morire”

La mamma del piccolo Loris è stata trasferita in carcere tra le urla dei detenuti. Si attende l'esito dell'esame del dna e la convalida del fermo della donna da parte del gip. La donna, intanto, non risponde alle domane e si è chiusa nel suo silenzio

Loris: mamma trasferita in carcere. I detenuti: “Assassina, devi morire”

La mamma del piccolo Loris è stata trasferita in carcere dove è stata aggredita verbalmente dagli altri detenuti presenti nel penitenziario. “Assassina, devi morire” le hanno gridato.

Ha passato la sua prima notte in carcere Veronica Panarello, la mamma 26enne del piccolo Loris, accusata poche ore fa dell’omicidio del figlio e dell’occultamento del suo cadavere. Al suo arriva in carcere gli altri detenuti l’hanno ricoperta di insulti e di accuse verbali. “Assassina, devi morire” le hanno ripetuto in continuazione.

La mamma di Loris, il cui racconto non ha convinto in più punti gli inquirenti, al momento non risponde alle domande degli inquirenti e continua a ripete la stessa frase “Non l’ho ucciso io, non ho ucciso Loris”. Il suo atteggiamento è molto remissivo, sguardo  e voce bassa ma soprattutto al momento si rifiuta di rispondere alle domande degli inquirenti.

Si lavora ancora sulla ricostruzione di quanto è accaduto e soprattutto sugli spostamenti della mamma di Loris, che non combacerebbero con il suo stesso racconto. A non convincere gli inquirenti anche il fatto che la donna avesse dichiarato di non conoscere il luogo dove il piccolo Loris è stato ritrovato, mentre in realtà è emerso esattamente il contrario.

Pochi dubbi per il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia ed il sostituto Marco Rota,m che nel decreto di fermo hanno di chiarito che la mamma di Loris “si è resa responsabile dell’omicidio del proprio figliolo con modalità di elevata efferatezza e sorprendete cinismo”.

Adesso si attende l’esame del dna, prelevato alla mamma di Loris tramite un tampone salivare, e che verrà comparato con quello trovato sotto le unghie del piccolo Loris. Adesso sarà il gip a valutare la convalida del fermo della donna, ma nel frattempo la mamma di Loris rimane in carcere a Catania.

“La mia assistita è estranea ai fatti che le vengono contestati. Anche oggi ha ripetuto sempre la stessa versione. E dunque è serena” ha dichiarato Francesco Villardita, avvocato della donna. Frastornato e confuso, invece, Davide Stival, il papà del piccolo Loris, che durante l’arresto della moglie si sarebbe lasciato sfuggire una frase molto importante. “Se è stata lei mi crolla il mondo addosso…”.

Non resta che attendere nuovi sviluppi sulla vicenda per conoscere il destino di questa mamma ma soprattutto per sapere se è stata davvero lei a togliere la vita al suo piccolo di appena 8 anni.

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