Laura Roveri crede ancora nell’amore e festeggia l’8 Marzo

Laura Roveri, accoltellata dall'ex e viva per miracolo, nonostante la sua drammatica vicenda crede ancora nell'amore e porta un documentario contro violenza e stalking nelle scuole per combattere gli abusi sulle donne

Laura Roveri crede ancora nell’amore e festeggia l’8 Marzo

Laura Roveri, commercialista che al momento si trova ai domiciliari, festeggerà domenica 8 marzo la festa della donna al Berfi’s di Verona. Nell’occasione ci sarà la proiezione del cortometraggio «Stop violenza», che parla della sua storia terribile e che in seguito sarà proiettato nelle scuole.

Ecco le parole di Laura:”Da quando sono sopravvissuta alla violenza e al tentato omicidio, per me l’8 marzo ha cambiato significato. E’ una giornata in cui è importante ricordare le tante discriminazioni e violenze che le donne continuano a subire quotidianamente“.

Alla domanda se per lei ha ancora senso festeggiare l’8 marzo Laura risponde: «E’ una ricorrenza che oltre a ricordarci le conquiste sociali e politiche delle donne, deve anche mettere in evidenza i tanti casi di violenza quotidiana. Sono ancora tante le donne discriminate ogni giorno sul lavoro o economicamente, tantissime quelle che subiscono violenza psicologica e fisica”.

Il fatto che ha destato amarezza nella donna è stata la disposizione ai domiciliari per il suo ex, e di aver trovato totale freddezza dalla parte della magistratura.  E Laura aggiunge che entro il 12 aprile il tribunale non non notificherà la data della prima udienza il colpevole tornerà libero.  

Laura ribadisce che c’è una grande differenza tra una relazione sana e un amore patologico, e bisogna capire in tempo quando è ora di lasciar perdere e di scappare, per non rischiare di restare avvolti senza poterne uscire. 

 Nonostante tutto Laura crede ancora nell’amore, e adesso ha anche un compagno che le vuole tanto bene. Per aprire il cuore e cambiare la mentalità a coloro che domani possono diventare uomini violenti Laura è convinta che l’educazione sentimentale nelle scuole e l’educazione al rispetto siano due componenti essenziali per formare uomini nuovi. Parlarne secondo lei è molto importante,  e per questo motivo presto sarà al liceo Copernico di San Michele a Verona, dove racconterà la sua storia e darà tanti consigli ai giovaniMai farsi incantare dalla gelosia e dalla possessività, che non sono affatto dimostrazioni d’amore, ma nascondono invece i primi segnali della violenza.

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