La storia di Federica: "Mi hanno rimosso una neoplasia mentre ero incinta"

La storia di Federica, una donna torinese di 37 anni, incinta e affetta da una neoplasia molto aggressiva alla tiroide, è un esempio di speranza e forza.

La storia di Federica: "Mi hanno rimosso una neoplasia mentre ero incinta"

In una fredda mattina di ottobre, nei corridoi dell’ospedale Mauriziano di Torino, si è giocata una situazione decisiva per la vita di Federica, 37 anni, e del suo bambino non ancora nato. Al quarto mese di gravidanza, Federica scopre di avere una neoplasia molto aggressiva alla tiroide. Un diagnosi che avrebbe potuto stravolgere il corso della sua vita e di quella del piccolo Renato. Ma non è stato così.

Grazie all’intervento tempestivo e all’alta professionalità del personale sanitario del Mauriziano, a cinque mesi dall’operazione, in una luminosa domenica di marzo, Federica ha dato alla luce un sano e vispo Renato. “È andato tutto alla perfezione e siamo davvero felici“, racconta la neo mamma, stringendo a sé il piccolo con accanto il compagno Domenico. Una felicità condivisa con i medici, le ostetriche e gli infermieri che hanno reso possibile questo lieto fine.

Desideriamo ringraziare dal profondo del cuore tutto il personale del Mauriziano che ci ha assistito in questi nove mesi. Ci siamo sempre sentiti in famiglia“, sottolinea Federica, evidenziando l’importanza del supporto umano e professionale ricevuto in un momento così delicato della loro vita.

Il dottor Maurilio Deandrea, Direttore di Endocrinologia, Diabetologia e malattie del metabolismo dell’ospedale, spiega la rarità e l’aggressività del carcinoma papillare diagnosticato a Federica. La rapidità con cui la neoplasia si stava sviluppando ha reso necessario un intervento chirurgico immediato, nonostante le complicazioni che la gravidanza potesse comportare.

La delicatezza e i rischi dell’operazione sono stati affrontati con la massima cura dal dottor Giovanni Canale, responsabile della Chirurgia della tiroide, e dalla sua equipe. Nonostante le difficoltà, l’intervento si è concluso senza complicazioni, una vittoria medica che ha permesso a Federica di portare a termine la gravidanza senza ulteriori problemi.

Il piccolo Renato e la sua mamma sono stati monitorati con attenzione durante tutta l’operazione e nei mesi successivi, fino al parto. La tecnica del monitoraggio intraoperatorio del nervo ricorrente (IONM) utilizzata durante l’intervento è stata fondamentale per garantire la sicurezza della procedura.

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