La povera Gaia, quasi fatta fuori dall’ex compagno: interviene Emilio Borrelli e’ inizia la caccia ai complici

Secondo le prime ricostruzioni, quella sera l'ex compagno di Gaia avrebbe perso completamente il controllo, sferrando una serie di atti di crudeltà che hanno messo in pericolo la vita della donna.

La povera Gaia, quasi fatta fuori dall’ex compagno: interviene Emilio Borrelli e’ inizia la caccia ai complici

Un nuovo inquietante caso di crudeltà contro le donne scuote la Campania. A Pozzuoli, Gaia, una giovane donna, è stata di forza affrontata dal suo ex fidanzato, il quale avrebbe agito in complicità con altri due uomini. Il fatto, di una gravità sconvolgente, è stato denunciato pubblicamente dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha condiviso sui social foto scioccanti delle lesioni riportate dalla ragazza. «Gaia è una sopravvissuta», ha dichiarato Borrelli, aggiungendo: «Il suo ex l’ha pedinata insieme a due complici e l’hanno riempita di botte. La volevano fare fuori: hanno persino tentato di gettarla giù dal belvedere di Pozzuoli e di sequestrarla. Lei ha resistito e ce l’ha fatta, ma ora vive nella paura». Al momento, solo uno dei tre nemici è stato arrestato, suscitando ulteriore indignazione tra la popolazione.

Tentato delitto a Pozzuoli: Gaia riesce a salvarsi

Secondo le ricostruzioni, l’ex fidanzato di Gaia avrebbe organizzato un vero e proprio attacco. Dopo averla seguita per giorni, il gruppo si sarebbe radunato per colpire ferocemente la giovane, lasciandola con segni evidenti su tutto il corpo. Ma le violenze non si sono limitate ai soli calci e pugni: gli aggressori avrebbero cercato di spingerla giù dal belvedere, un gesto disperato che, se portato a termine, avrebbe potuto trasformare l’affronto in un delitto.

La reazione dei cittadini e la rabbia sui social media sono state immediate. Molti si interrogano sul fatto che, nonostante la gravità dei fatti, solo uno dei tre nemici sia stato arrestato. Il deputato Borrelli ha ribadito l’urgenza di adottare misure più severe e rapide per proteggere le vittime di crudeltà e garantire che tutti i responsabili vengano assicurati alla giustizia.

Gaia vive nella paura: “Serve protezione immediata”

Nonostante il miracolo della sua sopravvivenza, la vita di Gaia è cambiata per sempre. La ragazza, ora segnata dall’esperienza, vive nel costante timore che i suoi nemici possano ritornare a farle del male. «Mi sento costantemente in pericolo. Non posso fare a meno di pensare che in ogni momento potrebbero tornare», ha raccontato Gaia, esprimendo la sua disperazione e la necessità di un intervento immediato. Le richieste sono chiare: protezione urgente per Gaia e un’indagine approfondita che porti all’arresto di tutti i complici coinvolti in questo brutto episodio.

Mentre le autorità continuano a indagare, il caso alimenta il dibattito sulla necessità di rafforzare le misure di sicurezza per le vittime di crudeltà domestica e contro le donne, affinché episodi così gravi non rimangano impuniti. Il clamore generato dall’affronto di Gaia ha acceso un acceso dibattito su scala regionale, sollevando interrogativi su come sia possibile che il sistema di protezione non riesca a garantire la sicurezza delle vittime. Le istituzioni sono chiamate a intervenire con decisione per ristabilire la fiducia dei cittadini e proteggere chi, come Gaia, subisce atti di crudeltà ingiustificata.

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