Gli ischitani stanno avendo un risveglio amaro in questi giorni. L’isola è nella bufera totale anche dal punto di vista mediatico, oltre al fatto che molti turisti stanno scappando via (con relativo danno economico). Il magistrato De Chiara, in un’intervista, ha detto: “Ci sono troppe case abusive, spesso costruite con cemento impoverito“, mentre il governatore della Campania, De Luca, ha detto il contrario: ovvero, che non c’entra nulla l’abusivismo, e che i crolli del terremoto sono stati cagionati dal fatto che gli edifici sono vecchi.
Inoltre, la Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal terremoto avvenuto lunedì sera sull’isola di Ischia. Perché una scossa modesta ha fatto tanti danni e anche morti e feriti?
A questo già hanno risposto dei tecnici intervistati in questi giorni: le cause possono essere attribuite a edifici molto vecchi e/o abusivi, magari non messi a norma, o realizzati con materiali scadenti. Anche Angelo Borrelli, neo capo della Protezione Civile, in conferenza stampa a Casamicciola, ha confermato che l’isola d’Ischia è in un’area vulcanica e quello che si è potuto vedere oggi è che molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente: per questo, “alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati“.
“È allucinante che un terremoto di tale magnitudo – continua Borrelli – possa provocare danni e vittime nel nostro Paese, che si conferma estremamente vulnerabile. Quello che lascia perplessi è la mancanza di atti concreti per la prevenzione“. Adesso, sono stati chiamati anche dei tecnici per cominciare a fare il quadro della situazione: intanto, per il momento, i meriti vanno solo ai vigili del fuoco, che hanno salvato delle persone dalle macerie.
Al di là delle tante domande, può essere che siamo di fronte a un altro caso di mala politica e, forse, si saprà qualcosa in più nelle prossime settimane.