Insulti a Liliana Segre, uno degli haters chiede scusa: "Un periodo molto difficile"

La senatrice è stata pesantemente insultata sui social con frasi offensive all'onore della sua persona dopo essere stata testimonial della campagna di vaccinazione anti Covid in Lombardia per gli over 80. La Polizia Postale sta rintracciando i responsabili.

Insulti a Liliana Segre, uno degli haters chiede scusa: "Un periodo molto difficile"

Sta facendo discutere la vicenda accaduta a Liliana Segre, la senatrice 90enne simbolo della lotta contro l’antisemitismo e sopravvissuta all’orrore di Auschwitz. Nelle scorse ore la donna è stata raggiunta da una valanga di insulti contro la sua persona dopo un post pubblicato dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che mostrava la donna intenta a farsi vaccinare contro il Covid-19. La segre è stata infatti testimonial della campagna di vaccinazione anti Covid per gli over 80 in Lombardia. Numersi haters hanno scritto frasi di ogni tipo: uno di loro ha scritto “vai a lavorara, ladra”

Un insulto davvero riprorevole, così come quelli di tutte le altre persone, che forse non hanno pensato alle conseguenze di carattere penale che adesso scaturiranno nei loro confronti. E proprio vedendosi braccato dagli inquirenti, il soggetto che ha dato della “ladra” alla Segre ha cercato di chiedere scusa in extremis. “Chiedo scusa di cuore, sono una brava persona, mi vergogno di quello che ho scritto, è un periodo non felice e ho agito senza ragionare” – così ha scritto l’haters, che però ora dovrà spiegare le sue ragioni davanti agli investigatori. La Postale procede anche per il reato di istigazione all’odio razziale

Liliana Segre: “Nulla da dire a chi odia”

Sulla vicenda è intervenuta anche la stessa Segre, la quale ai giornalisti ha spiegato che non c’è nulla da dire contro chi odia in questa maniera. “Ho sbagliato, nella vita a volte si commettono degli errori pure infantili presi magari dalla rabbia di un momento” – così ha tentato di giustificarsi l’uomo che ha deciso di pentirsi per il brutto gesto commesso nei confronti della senatrice. Gli inquirenti stanno procedendo ad identificare tutti i responsabili degli insulti. 

A seguire le indagini c’è anche il pool anti terrorismo di Milano coordinato da Alberto Nobili. La Procura della Repubblica meneghina ha aperto il relativo fascicolo di indagine. Chi ha scritto “vai a lavorare, ladra”, ha chiesto scusa comunque troppo tardi, in quanto le indagini erano state già avviate dalla Postale, che aveva subito preso atto di quanto stava succedendo sotto al post social in questione. 

“Ogni italiano dovrebbe provare un senso di enorme tristezza e rabbia per i vili attacchi ricevuti sui social network dalla senatrice Liliana Segre a seguito della somministrazione del vaccino anti-covid. Dal momento che non ha beneficiato di alcun favoritismo o privilegio- avendo rispettato i protocolli del ministero della Salute – è chiara la matrice antisemita che si annida dietro questo comportamento, che va censurato fortemente” – così commenta l’episodio Sabrina Ricciardi, del Movimento Cinque Stelle e membro della Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. 

“Sono una cittadina di novant’anni che come tante altre persone è andata a fare il vaccino. Nella normalità. Cerchiamo sempre la normalità, che è una gran bella cosa” – così ha commentato Liliana Segre raggiunta dai cronisti dell’agenzia di stampa Adnkronoso. Davvero un brutto episodio quello nei confronti della senatrice. 

Continua a leggere su Fidelity News