Il premier Conte afferma: “L’epidemia è sotto controllo, andremo in vacanza”

L'Italia ha mostrato un grande senso di responsabilità e di saper rispettare le regole per convivere con il Covid-19 ed allo stesso tempo combatterlo: "Potremo anche andare in vacanza".

Il premier Conte afferma: “L’epidemia è sotto controllo, andremo in vacanza”

Dal 4 maggio è iniziata la cosiddetta Fase 2 della lotta contro il nuovo Coronavirus che in Italia ha già causato quasi 30 mila vittime su circa 213 mila contagi accertati. Dati che fanno venire la pelle d’oca ma sembra che il peggio sia passato sebbene – avvertono medici e virologi – non bisogna affatto abbassare la guardia perché il pericolo di una nuova impennata dei contagi resta comunque molto alto.

Si tratta dunque di una fase molto delicata in cui gli italiani devono imparare a convivere con il Covid-19 e sapersi proteggere con le misure prescritte dai protocolli medici: fondamentali in questa fase saranno il rispetto delle distanze minime, l’uso di guanti e mascherine e l’igiene frequente delle mani soprattutto nei luoghi pubblici al chiuso, nonché limitare gli spostamenti a quelli previsti dal DPCM e munirsi di autocertificazione.

In questi primi giorni della Fase 2 sono rientrate al lavoro circa 4 milioni e mezzo di persone che si aggiungono a quelle che non si sono mai fermate per garantire al Bel Paese i beni di prima necessita. Una ripresa lenta e graduale ma che servirà da test per la vera ripartenza che avverrà negli step successivi del 18 maggio e 1° giugno. 

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rilasciato una intervista a Il Fatto Quotidiano sottolineando il grande senso di responsabilità mostrato dal popolo italiano, affermando inoltre che anche i protocolli messi in atto per il rilancio del trasporto pubblico sembrano funzionare ed essere rispettati, tranne alcune eccezioni come il caso della stazione Cumana a Napoli.

Il premier ha però voluto sottolineare che è ancora troppo presto per fare delle previsioni, ribadendo che un’eventuale riapertura più ampia dal 18 maggio dovrà tenere conto non solo dell’indice R0 ma anche di diversi altri parametri che garantiscano il controllo rapido e preciso di una crescita epidemica, fra cui la densità abitativa, la capacità degli ospedali ed i posti in terapia intensiva nonché il numero di tamponi effettuati.

Le Regioni però chiedono di velocizzare il processo di riapertura delle attività che rischiano il collasso definitivo come ad esempio estetisti, parrucchieri ma anche l’intero settore turistico: “Confido che l’epidemia sarà sempre più sotto controllo e potremo anche andare in vacanza”, conclude il presidente del Consiglio.

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