Il Ponte sullo Stretto di Messina si avvicina: approvato il progetto definitivo, partenza lavori prevista per il 2025

Il Cipess ha approvato il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina, con lavori previsti per il 2025 e completamento stimato tra il 2032 e il 2033.

Il Ponte sullo Stretto di Messina si avvicina: approvato il progetto definitivo, partenza lavori prevista per il 2025

Il Ponte sullo Stretto di Messina si avvia alla realizzazione, un progetto storico che si avvicina a diventare realtà dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (Cipess).

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha comunicato ufficialmente il via libera, dando un segnale forte e concreto per un’opera che da decenni rappresenta una sfida ingegneristica e simbolica per l’Italia. Il ministro Matteo Salvini ha espresso grande soddisfazione, definendo questo momento «non un punto di arrivo, ma un punto di partenza», frutto di oltre due anni e mezzo di lavoro intenso e coordinato tra diversi livelli istituzionali.

Il Ponte sullo Stretto sarà il ponte a campata unica sospesa più lungo al mondo, con una luce centrale di 3.300 metri, superando di ben un chilometro il record attuale detenuto dal Çanakkale Bridge in Turchia. Le due torri, alte 399 metri, si ergeranno rispettivamente sulla costa calabrese e su quella siciliana, mentre il ponte sarà alto 72 metri per permettere il passaggio delle navi. La struttura supporterà un traffico stimato di 6 mila veicoli all’ora e 200 treni al giorno, grazie anche ai 40 chilometri di collegamenti ferroviari e stradali inclusi nel progetto. Secondo Salvini, il ponte sarà un potente acceleratore di sviluppo per il Mezzogiorno, con un impatto significativo sulla mobilità: oggi i treni impiegano tra 120 e 180 minuti per attraversare lo Stretto con le merci, mentre con il ponte il tempo si ridurrà a soli 15 minuti; per le auto, si passerà da un viaggio di 70-100 minuti a circa 10 minuti.

L’opera, il cui costo è stimato in 13,5 miliardi di euro, prevede l’inizio dei lavori già tra settembre e ottobre 2025, con cantieri e procedure di esproprio pronti a partire. Non meno importante è l’attenzione posta sulla sicurezza e sul contrasto alle infiltrazioni mafiose. Salvini ha sottolineato come il progetto sarà seguito da protocolli rigidi, similmente a quanto accade per grandi eventi internazionali, per garantire trasparenza e legalità lungo tutta la filiera della costruzione.

L’atto aggiuntivo firmato con Eurolink, guidato da Webuild, prevede un investimento di 10,6 miliardi di euro e rappresenta un segnale della fiducia nella capacità italiana di realizzare un’opera di eccellenza mondiale. Webuild ha definito il ponte come una “vetrina dell’ingegneria e dell’industria italiana”, capace di rivoluzionare la connessione tra Sicilia e continente e di stimolare sviluppo economico, culturale e turistico nell’intero Sud Italia. Dal punto di vista ambientale, l’associazione Amici del Ponte e il suo presidente Simone Veronese difendono l’opera come una concreta opportunità per ridurre il traffico marino e stradale, abbattere le emissioni causate dai traghetti e migliorare la logistica e la mobilità territoriale. Il ponte è visto come un investimento strutturale, parte di un più ampio piano da 70 miliardi per rilanciare il Mezzogiorno, contrastando l’immobilismo e aprendo nuove prospettive di crescita e coesione.

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