Purtroppo in Ucraina le fiamme non si spengono, una nuova battaglia si è aperta a Kiev con lo spargimento di sangue di ben 26 vittime nei combattimenti tra polizia e insorti, comunque i disordini sono un po ovunque, anche nelle altre città di questo Stato.
L’Unione Europea ha deciso di farsi sentire, minacciando ripercussioni personali sulla persona del presidente, Ianukovich, e degli uomini del suo seguito, congelando gran parte delle ricchezze e di cui non si conoscono la provenienza. Il capo della diplomazia di Bruxelles ha fatto sapere che verrà immediatamente convocato un Consiglio Straordinario dei ministri degli esteri per poter reagire fermamente se la situazione in Ucraina dovesse ulteriormente aggravarsi. Mosca si è apertamente schierata dalla parte delle autorità ucraine, affermando che le forze estremiste vogliano fare un colpo di Stato.
Il presidente degli Stai Uniti, Barack Obama fa sapere che se le ostilità non si placheranno ci saranno gravi conseguenze e ripercussioni. L’Ucraina rischia una grave e sanguinosa guerra civile. Ianukovich mette al potere un suo fidato, il Generale Iuri Ilin che cerca di placare la rivolta con la forza. Comunque sia la situazione è molto grave. L’Ucraina rischia di spaccarsi in due: da una parte ci sono le regioni prettamente russofone e dove Ianukovich ha molto potere anche se il consenso è un pò calato da un poco di tempo questa parte e dall’altra le regioni centro-occidentali dove l’opposizione gode di consensi… ed è proprio in queste ultime regioni in cui ci sono stati i disordini.
Tra le 26 vittime dovrebbero esserci 13 manifestanti, 10 poliziotti, un giornalista e due militanti delle forze governative. La cosa preoccupante è che sembra che si usino delle armi da fuoco, infatti i feriti di arma da fuoco, appunto, sarebbero 35 mentre il ministero interno ucraino continua a sostenere che i poliziotti usano solo proiettili di gomma. Ci sono state delle ripercussioni anche nei giochi olimpici di Sochi, la squadra degli atleti ucraini hanno chiesto di poter indossare il lutto durante le gare per commemorare le 26 vittime. La richiesta è stata respinta e quindi probabilmente, in segno di protesta, la coppia dello sci di fondo non si è presentata.