Giovanni Scattone farà l’insegnante di psicologia a Roma, di ruolo

L'ex assistente di filosofia del diritto Giovanni Scattone, condannato per l'omicidio colposo di Marta Russo, è entrato di ruolo. Arrivano le polemiche di altri insegnanti che dichiarano: "Una beffa"

Giovanni Scattone farà l’insegnante di psicologia a Roma, di ruolo

Non si placano le polemiche sul passaggio di ruolo di Giovanni Scattone, che insieme a Salvatore Ferraro è stato condannato per l’omicidio di Marta Russo: l’uomo infatti insegnerà psicologia agli studenti dell’istituto professionale Luigi Einaudi di Roma.Il giovane è infatti passato da precario a insegnate di ruolo grazie al decreto della Buona scuola. Giovanni scattone era già stato in ottima classifica quando aveva superato nel 2012 il concorso e si era classificato decimo nell’Ufficio Scolastico del Lazio.

La sua immissione in ruolo ha fatto scattare inevitabili polemiche che, a dire il vero, vi erano già state nel 2011 quando si era tornati a parlare di Scattone per la faccenda che ha rigurdato il luogo dove insegnava. Infatti,  dopo le polemiche per la supplenza in Storia e filosofia al Liceo Cavour di Roma, lo stesso istituto dove aveva studiato Marta Russo, il 47enne aveva poi deciso di rifiutare l’incarico in quanto aveva riconosciuto l’impossibilità di insegnare in quella scuola.

Scattone ha però continuato a insegnare in altre scuole fino ad ottenere oggi l’immissione in ruolo. Ecco le polemiche di un’insegnante che al Corriere della Sera ha dichiarato: “Che io, a più di 50 anni, debba ogni mattina andare fuori Roma per insegnare perché sorpassata da Giovanni Scattone lo trovo un paradosso. Ciò stride con l’idea della buona scuola che ci era stata promessa e con la mia identità di cittadina da sempre obbediente alle leggi”.

La professoressa in questione, indignata, ha poi concluso con quese parole: “Per me ha il sapore di una beffa sapere che sarà proprio lui, condannato per l’omicidio colposo di una ragazza, a insegnare ai ragazzi la psicologia, cioè il meccanismo delle emozioni e dell’emotività”.

E allora, cosa si fa in questi casi? Si rispetta la riabilitazione di una persona che ha il diritto di essere riammessa in società oppure si dà spazio a coloro che non hanno commesso omicidi o altro? Staremo a vedere cosa accadrà ancora.

Un altro caso che sta facendo discutere come quello di Luigi Chiatti, il mostro di Foligno che in questi giorni è uscito dal carcere.

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