Giovane escursionista ritrovato senza vita in Valle d’Aosta: aveva solo 15 anni

Un giovane escursionista di 15 anni, in vacanza in Valle d’Aosta, è stato ritrovato senza vita nei pressi della Becca di Viou dopo essersi smarrito lungo il sentiero: le ricerche sono durate tutta la notte, fino all’amara scoperta all’alba.

Giovane escursionista ritrovato senza vita in Valle d’Aosta: aveva solo 15 anni

Un’escursione tra le montagne valdostane si è trasformata in una vicenda profondamente triste. Un ragazzo di appena 15 anni, studente straniero in vacanza, è stato ritrovato senza vita questa mattina nei pressi della Becca di Viou, vetta di 2.859 metri che sovrasta la plaine (“zona pianeggiante della valle centrale, attraversata dalla Dora Baltea“) della Valle d’Aosta.

La sua scomparsa aveva fatto scattare una massiccia operazione di soccorso nella serata di martedì 22 luglio, quando, durante una telefonata ai genitori, il giovane aveva riferito di essersi perso lungo il sentiero. Poco dopo, il contatto si era bruscamente interrotto e ogni tentativo successivo di raggiungerlo si era rivelato vano. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte, coordinate dai Vigili del fuoco e supportate da diverse unità specializzate.

È stato solo all’alba, grazie al sorvolo di un elicottero della Protezione civile, che si è arrivati al triste ritrovamento: il corpo del ragazzo giaceva a circa 2.000 metri di quota, in una zona particolarmente impervia. L’equipaggio tecnico del Soccorso Alpino Valdostano (Sav) ha confermato il decesso e provveduto al recupero della salma, trasportata presso la camera mortuaria di Aosta per l’identificazione ufficiale da parte della famiglia. 

La macchina dei soccorsi si era attivata tempestivamente dopo la segnalazione dei genitori. Droni, squadre a terra, tecnici del Soccorso Alpino Valdostano, uomini della Guardia di finanza del Sagf e agenti del Corpo forestale della Valle d’Aosta hanno lavorato fianco a fianco per ore, battendo i sentieri e le zone più a rischio. Le difficili condizioni notturne non hanno fermato le operazioni, che hanno avuto un’accelerazione determinante all’arrivo della luce del giorno, con l’avvio dei sorvoli aerei.

 Saranno ora gli uomini del Sagf di Cervinia a condurre gli accertamenti per ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto. Secondo una prima ipotesi, il giovane escursionista – probabilmente disorientato e alla ricerca del sentiero corretto – potrebbe aver messo un piede in fallo in un tratto scosceso, scivolando per diverse decine di metri. La zona è nota per offrire panorami mozzafiato, ma alcuni tratti possono risultare insidiosi, soprattutto per chi non conosce bene l’area. 

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