Dopo sei giorni dal tragico incidente che ha visto Francesca Galazzo, di 27 anni, perdere la vita su una giostra del Luna Park di Ascoli Piceno, le indagini forse sono arrivate a una svolta sulla causa del decesso della ragazza, grazie all’autopsia eseguita sul corpo della giovane.
Nei giorni scorsi, il pm Mara Flaiani ha mandato degli agenti sul luogo della tragedia per verificare il funzionamento della giostra: infatti, un agente ha provato l’imbragatura dello “Sling Shot” per capire se la ragazza sia morta per un malfunzionamento della giostra, oppure no. Nella giornata di oggi sono arrivati i risultati dell’autopsia eseguita sul corpo di Francesca, che hanno confermato la tesi che la ragazza non è morta per un malore, ma per delle lesioni causate dalla caduta.
Il medico legale, Giuseppe Sciatta, dell’obitorio dell’Ospedale Madonna del Soccorso, che ha condotto l’autopsia sul corpo di Francesca, conferma quello che gli agenti accorsi sul posto al momento dell’incidente avevano dichiarato. La ragazza è caduta da circa 20 metri di altezza, sbattendo la testa al suolo, e l’impatto è stato così violento da procurarle dei traumi lesivi fatali.
A raccontare l’accaduto, è stato un amico della ragazza, presente al momento della tragedia, che l’ha vista volare in aria e poi cadere sui gradini della giostra, dove ha sbattuto per prima cosa la testa, fratturandosi in seguito anche braccia e gambe, anche se – per un momento, ha dichiarato l’amico – è rimasta cosciente.
Ovviamente, l’indagine prosegue, e gli inquirenti stanno attendendo i risultati tecnici sul funzionamento della giostra per procedere contro la titolare del Luna Park, Graziella Metastasio, che – al momento – è l’unica indagata per omicidio colposo. Intanto, il corpo della povera Francesca è stato restituito alla sua famiglia, che ha proceduto alla sua cremazione, e che chiede giustizia per la morte prematura e ingiusta della povera ragazza.