Una ragazza di 27 anni è morta in un un luna park che si trova a San Benedetto del Tronto, nel corso di un incidente che è avvenuto pochi minuti dopo le 23. La giovane è precipitata da venti metri nel vuoto, dopo che è salita su una giostra chiamata “la capsula gravitazionale”. Secondo i testimoni, la giovane non era sola, e con lei c’era un altro ragazzo.
Sembra che entrambi i ragazzi avessero preso tutte le precauzioni in merito ai rispettivi supporti di sicurezza. Tuttavia, ad un certo punto, la ragazza si è sganciata precipitando da venti metri sotto gli occhi degli altri presenti alla serata. La ragazza era una giovane madre, e l’incidente è sembrato grave già dai primi minuti, tanto che è stato inutile l’allarme di alcuni testimoni al 118.
I sanitari sono arrivati nel minor tempo possibile, e sono partiti da una postazione vicina, Potes: hanno cercato di rianimare la giovane madre, tuttavia per la ragazza non c’è stato nulla da fare. La morte per la mamma è arrivata dopo pochi minuti dalla caduta, per via delle gravissime lesioni subite. Per il momento, la Procura di Ascoli Piceno ha messo sotto sequestro questa attrazione, nella fattispecie una “capsula gravitazionale”.
Sul posto c’è stato anche il medico legale per un primo accertamento, e si aspetta che venga prefissata l’autopsia. Ora, la magistratura ha il compito di scoprire cosa non abbia funzionato nel dispositivo di questa capsula gravitazionale. Sul posto, per tentare l’inutile rianimazione della donna, hanno dato una mano anche i vigili del fuoco, i carabinieri, e la polizia.
Le prime parole della madre all’Ansa sono state queste, “Non scrivete che mia figlia è andata in panico, perché non è assolutamente possibile, non era il tipo”, poi seguite dalle dichiarazioni del padre, “Vogliamo che sia fatta giustizia, e che si stabilisca se qualcuno ha colpa per la morte di mia figlia”.