È inutile negarlo: usare lo smartphone, in certune circostanze, è davvero pericoloso e non stupisce, quindi, che vari Stati abbiano legiferato contro l’uso del telefono mentre si è alla guida, o ci si accinge ad attraversare la strada. Figuriamoci, poi, quando si tratta di scattarsi selfie “temerari” pur di ottenere qualche follower in più sui social: può scapparci anche il morto, come ha rischiato di accadere ad un 20enne padovano, rimasto folgorato sul tetto di un treno, nel mentre si auto-immortalava.
A riportare la notizia sono stati i media locali, e le edizioni regionali dei più noti quotidiani nazionali, secondo cui l’episodio sarebbe accaduto sabato 23 Settembre in provincia di Padova, a Villanotra di Saonara per la precisione. Quivi giunti, due amici sono saliti sul tetto di un treno per scattarsi quello che, in gergo, viene chiamato “daredevil selfie” (o autoscatto temerario, per la pericolosità delle condizioni – potenzialmente fatali – in cui viene eseguito). Forse a causa di qualche sbilanciamento, uno dei 2 balordi – un ventenne di professione cuoco – ha urtato i cavi dell’alta tensione, venendo investito da una scarica di 2 mila volt, e cadendo al suolo per lo choc.
L’altro ragazzo, con tempestività, ha chiamato il servizio di emergenza medica (SUEM) che, accorso sul posto, ha prestato i primi soccorsi all’amico che, ora ricoverato in prognosi riservata, non sembra in pericolo di vita (ancorché versi in serie condizioni). La polizia ferroviaria, giunta sul posto assieme ai paramedici, ha avviato le indagini del caso, per appurare come sia stato possibile ai 2 ragazzi entrare in un’area ferroviaria interdetta, violazione per la quale – comunque – ad entrambi i soggetti è stata comminata una multa di 516 euro.
Episodi di selfie azzardati, in verità, non sono affatto rari. Nel Febbraio del 2017, una modella 22enne – la russa Viktoria Odintsova – per realizzare degli scatti mozzafiato con lo skyline di Dubai, si fece immortalare appesa ad un grattacielo in costruzione: in seguito, ma ad Aprile, vi furono altri 2 episodi da cardiopalma, negli Stati Uniti.
Senza andare tanto lontano, anche nel nostro Paese la diffusione della moda di scattarsi selfie in condizioni di pericolo si è diffusa in modo esponenziale. A Marzo, a rimetterci la vita fu un 13enne di Soverato (Catanzaro), che aveva partecipato con gli amici ad una gara a chi si scansava per ultimo dai binari di un treno in arrivo, immortalando l’istante in un selfie. Il gioco, purtroppo, non gli riuscì…
A Maggio, poi, qualcosa di simile, ma senza il medesimo tragico epilogo, accadde a Loreggia (Treviso): una donna postò un allarme su Facebook in cui riferiva di aver visto 2 ragazzini scattarsi una foto sui binari. Gli avventati adolescenti vennero rintracciati e multati, ma – a quanto pare – non era la prima volta che, sui medesimi binari, era stata messa in atto una simile prassi.
Nell’estate scorsa, nel gallurese (a Trinità d’Agultu, in Sardegna), infine, l’episodio più recente, con una giovane turista ungherese, al mare con la zia, intenta a scattarsi un selfie su uno scoglio nel mentre il mare era in tempesta: un cavallone la travolse (salva la zia) ed i tentativi di rianimarla, una volta recuperato il corpo con un elicottero munito di supporto medico, furono tutti vani.