Un preoccupante episodio si è verificato a Firenze il 21 febbraio 2025, quando un neonato di soli 15 giorni è stato morso alla testa da un cane di razza Staffordshire bull terrier, durante un pranzo di famiglia.
L’evento è accaduto in via Franchetti, nel quartiere di Novoli, alle 13:30 circa, quando il piccolo, che si trovava in braccio alla madre, è stato coinvolto dall’animale di proprietà dello zio. Il padre, nel tentativo di fermare il cane, ha riportato delle lesioni ed è stato trasportato all’ospedale Careggi in codice giallo. I familiari, sconvolti, hanno immediatamente chiamato il 118, che ha provveduto al trasporto d’urgenza del piccolo all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Qui il neonato è stato ricoverato in codice rosso per il trauma cranico subito. La lesione ha interessato la pelle e l’osso del cranio, che è stato ripristinato tramite un intervento neurochirurgico, che ha avuto esito positivo. I medici hanno confermato che non ci sono danni neurologici, ma il neonato è stato comunque trasferito nella terapia intensiva neonatale per un monitoraggio continuo.
La prognosi resta riservata, e le forze dell’ordine stanno cercando di comprendere le cause che hanno portato all’incidente. Il cane coinvolto è un Staffordshire bull terrier, una razza simile al pitbull. Stando a quanto riportato da alcuni testimoni, l’animale era di solito tranquillo e non aveva mai mostrato comportamenti aggressivi in passato.
Un veterinario è stato incaricato di verificare se l’animale fosse registrato correttamente nell‘anagrafe canina. La polizia sta indagando per chiarire la dinamica dei fatti. La famiglia del neonato è ancora sotto shock, mentre la comunità locale è rimasta sconvolta, anche considerando che il cane apparteneva alla stessa famiglia.
Questo episodio richiama alla mente un altro caso, avvenuto di recente ad Acerra, in provincia di Napoli, dove una bambina di nove mesi ha perso la vita dopo essere stata aggredita da un pitbull. Tali eventi pongono importanti riflessioni sulla gestione degli animali domestici, in particolare per le razze che, per le loro caratteristiche fisiche, possono rappresentare un rischio maggiore. Le autorità sono al lavoro per fare chiarezza sulle circostanze, mentre cresce l’attenzione sulla necessità di monitorare con maggiore attenzione i rapporti tra animali e bambini, per prevenire episodi simili in futuro.