I medici del presidio ospedaliero CTO di Torino hanno emesso un bollettino medico sulle delicatissime condizioni di salute di Simona Rocca. La donna è ricoverata nel reparto di chirurgia plastica ricostruttiva grandi ustionati dell’ospedale Torinese.
La donna, 44enne, lunedì mattina è stata aggredita, picchiata ed arsa viva dal suo ex, Mario D’Uonno, 55enne. L’aggressione è avvenuta nel parcheggio dell’area commerciale di Vercelli. I due si erano conosciuti sul posto di lavoro e, finita la loro relazione, Mario ha continuato a perseguitarla. Oggi si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto con l’accusa di tentato omicidio aggravato da stalking.
Il bollettino medico
Il primario, Maurizio Stella, ha comunicato che è stato eseguito un intervento chirurgico per la pulizia della pelle danneggiata e il posizionamento di alcuni innesti, utilizzando tessuti della Banca della Pelle poiché non era possibile recuperare quella della donna. L’intervento è durato 3 ore.
Il Dott. Stella ha affermato che si tratta di un primo intervento cui ne seguiranno altri nei prossimi mesi. Le sue condizioni al momento sono stabili ma i traumi riportati non permettono di escludere delle gravi complicazioni successive.
Simona è tenuta in coma farmacologico; al momento la prognosi resta riservata. I medici del CTO hanno comunicato che la donna ha riportato ustioni sul 45% del suo corpo, di queste il 10% sono di terzo grado e sono concentrate principalmente sulla schiena, sulle gambe e su una mano. Per ora i medici la tengono intubata perché questa condizione favorisce la guarigione dei tessuti ed evita l’insorgere di complicazioni; nei prossimi giorni valuteranno la possibilità di svegliarla compatibilmente con l’intensità dei dolori che avvertirà.
Le dichiarazioni dell’aggressore
Il suo aggressore, Mario D’Uonno, è stato rintracciato ed arrestato. Il magistrato ha interrogato l’uomo che ha dichiarato di aver perso la testa e di aver provocato l’incendio in modo involontario.
In merito alla tanica di benzina che portava in auto ha riferito che questa era stata acquistata per svolgere piccoli lavori di giardinaggio; ha negato ogni premeditazione. L’accendino, invece, era in auto perchè l’uomo si è dichiarato un fumatore.
L’aggressore ha dichiarato che si trovava nella zona del centro commerciale per comprare un rastrello. Qui ha deciso di avvicinarsi a Simona per cercare un chiarimento sulle accuse di stalking che lei gli aveva mosso. L’uomo ha ammesso dinanzi al magistrato di essere arrabbiato per la denuncia poiché, come conseguenza, gli è stato negato il porto d’armi necessario per svolgere il suo lavoro di guardia giurata. Ammette, inoltre, di non avere mai accettato le accuse e di averle sempre considerate un’ingiustizia ma, puntualizza che quella mattina voleva soltanto parlare e chiarire con l’ex compagna.