Era sicuramente venuta alla luce da poche ore, la neonata che è stata abbandonata nel cortile di un’abitazione Ater a Trieste, in via Costalunga e che oggi, nel tardo pomeriggio è morta all’ospedale Burlo Garofolo. La donna che ha dato la vita alla piccola e chi eventualmente l’ha aiutata durante il parto, non ha lasciato messaggi o altro, facendo perdere ogni sua traccia.
I primi a notare segni di vita in una fagottino abbandonato tra i calcinacci sono stati, come spesso accade, i cani. Verso le 14.00 di ieri pomeriggio 8 maggio 2017 l’abbaiare insistente e atteggiamento, piuttosto insolito, dei cani ha insospettito e richiamato l’attenzione della loro padrona, che si è recata in cortile per cercare di capire che cosa i suoi cani cercavano di comunicarle. Solo allora, di fronte al fagottino che racchiudeva la piccola, la signora ha capito e la sua sorpresa è stata grande.
La neonata era ancora in vita e questo per una donna e madre, per ora poteva bastare, la speranza di salvarla si è subito accesa, pochi minuti dopo anche la figlia si trovava in cortile. Quest’ultima, compresa la gravità del caso, ha immediatamente lanciato l’allarme e si è messa in contatto con il 118 della zona.
Ricevuta la segnalazione in pochi istanti gli operatori sanitarie erano già nel cortile di via Costalunga insieme alla Polizia di Stato che nel frattempo era stata informata.
Dalle prime ricostruzioni dell’accaduto si sa per certo che la bambina era nata da poche ore e che è stata trovata avvolta dentro a una borsa di plastica simile a quelle utilizzate per la spesa, era sola, abbandonata sopra un cumulo di calcinacci, la piccola aveva una ferita alla testa, con sé non aveva nulla che potessero ricondurla alla madre.
Gli operatori sanitari hanno prestato, in cortile, i primi consueti soccorsi alla neonata, ma subito dopo, viste le condizioni piuttosto gravi, è stata trasportata, con la massima urgenza, all’ospedale infantile di Trieste, Burlo Garofolo. La piccola dopo poche ore è morta.
Ora la polizia scientifica indaga sul caso.