PINETO – Si chiamava Mariapatrizia Barcaroli la donna di 48 anni trovata senza vita nella sua abitazione di via Petrarca, nel quartiere dei Poeti, a Pineto. La disgrazia scoperta è avvenuta nei giorni scorsi, quando la madre, con cui la donna viveva, ha rinvenuto il corpo ormai privo di vita nel letto.
Inutili i tentativi di soccorso: Mariapatrizia era già deceduta, dissanguata a causa di numerosi tagli profondi all’inguine e alle braccia. Le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura della Repubblica hanno chiarito fin da subito la natura del decesso: si è trattato di un delitto. Nessun mistero, nessuna ipotesi di reato o presenza di terzi: quei tagli, seppur inusuali per modalità e localizzazione, sono compatibili con un gesto autolesionistico volontario.
La donna, di indole riservata e poco incline alla socialità, era ben conosciuta nel quartiere per il suo carattere schivo. Dopo la perdita del padre, avvenuta qualche anno fa, Mariapatrizia si era progressivamente isolata dal resto della comunità, diradando sempre più le sue uscite e i contatti con il vicinato. Viveva in casa con la madre, che l’ha accudita fino all’ultimo e che ora, distrutta dallo strazio, ha voluto dare l’ultimo saluto alla figlia con un funerale sobrio e raccolto, come era nel suo stile di vita.
Il magistrato di turno, preso atto degli elementi emersi dall’indagine e confermata l’assenza di responsabilità esterne, ha autorizzato il rilascio della salma e dato il nulla osta per le esequie. L’intera comunità di Pineto è rimasta scossa dalla notizia, che riaccende l’attenzione sul tema del disagio psicologico e della solitudine, troppo spesso invisibili ma presenti nella quotidianità di tante persone.
Il decesso di Mariapatrizia lascia un vuoto profondo e silenzioso, che impone a tutti una riflessione sull’importanza dell’ascolto, della vicinanza e dell’empatia. Nessun segno di effrazione o di colluttazione, né la presenza di terze persone, hanno rafforzato l’ipotesi che la donna si sia tolta la vita da sola. Le indagini proseguono per ricostruire le ultime ore della donna e comprendere le ragioni alla base del gesto.