Una mattina che si preannunciava come tante altre ha improvvisamente cambiato volto sulle coste di Cagliari. Due corpi senza vita sono stati avvistati nelle acque che bagnano il Poetto e il promontorio della Sella del Diavolo, suscitando sgomento e interrogativi tra bagnanti e residenti.
Il primo ritrovamento è avvenuto non lontano dalla riva del Poetto, esattamente all’altezza della sesta fermata del bus che porta alla spiaggia, luogo particolarmente frequentato soprattutto nelle giornate estive più calde. Si tratta di una donna di circa settant’anni, vestita con abiti leggeri ma priva del costume da bagno, un dettaglio che ha subito attirato l’attenzione. Il corpo è stato recuperato dalla Guardia Costiera e trasportato rapidamente al porto, dove è iniziata la delicata fase di identificazione e accertamenti.
Non distante da lì, verso la Sella del Diavolo, è stata segnalata la presenza di un secondo corpo, un uomo, probabilmente un turista, visto che la zona è meta di numerosi visitatori, soprattutto stranieri. Il recupero è tuttora in corso, con la presenza a bordo della motovedetta del medico legale, chiamato a esaminare la scena e preparare le prime analisi sulle cause della morte.
Le indagini sono affidate ai carabinieri, che stanno lavorando con la massima cautela per ricostruire quanto accaduto, senza escludere alcuna pista. Il ritrovamento dei due corpi in un arco di tempo così ravvicinato e in un’area molto frequentata mette in luce la necessità di riflettere sulla sicurezza nelle acque del capoluogo sardo, soprattutto in questa stagione in cui le spiagge sono affollate. La collaborazione tra turisti, bagnanti e forze dell’ordine ha consentito un intervento tempestivo, evitandone un ritardo che avrebbe potuto compromettere ulteriormente le operazioni di recupero.
Ancora non si conoscono le cause precise dei decessi: non sono emersi segni evidenti di violenza né di colluttazione, e tutto lascia pensare a eventi naturali o incidenti avvenuti in acqua. Il fatto che la donna non indossasse il costume lascia aperte molte ipotesi, mentre per l’uomo si attende l’esito degli accertamenti per comprendere se si tratti di un turista disperso, come indicato da alcune testimonianze. Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà puntata sugli esami medico-legali e sulla completa identificazione delle persone coinvolte, passaggi fondamentali per fare chiarezza e per garantire alla comunità risposte precise. Nel frattempo, si pensa già a possibili misure per aumentare la sicurezza sulle spiagge, con un’eventuale intensificazione della sorveglianza e l’installazione di segnalazioni più efficaci nelle aree più critiche.
Questo doppio ritrovamento lascia un segno profondo nel cuore della città e riapre il dibattito sull’importanza di una presenza costante e attenta in un ambiente, quello marino, che nonostante il suo fascino può nascondere insidie. La comunità attende ora con trepidazione ulteriori sviluppi da parte delle autorità.