Due anni dal crollo del ponte Morandi di Genova

Il 14 agosto di 2 anni fa il tragico evento del crollo del ponte di Genova e oggi si onorano le 43 vittime nella chiesa di San Bartolomeo di Certosa in presenza del presidente della Repubblica Mattarella e del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Due anni dal crollo del ponte Morandi di Genova

Sono passati due anni dal crollo del ponte di Genova, conosciuto anche come il ponte Morandi, ed oggi è arrivato il momento della cerimonia in onore alle vittime del tragico evento.

Si potrebbe definire un evento accidentale, ma la verità è che negli anni 60’ si credeva nella stabilità eterna del cemento armato e soprattutto nella resistenza nel tempo del calcestruzzo. Col passare del tempo si è capito che il cemento armato non era così resistente ai fattori climatici, meccanici, fisici e chimici, sia di natura interna che esterna al calcestruzzo.

Il cemento, soprattutto per la sua armatura interna in ferro, può danneggiarsi a causa di reazioni chimiche che gonfiano le parti in ferro interne facendo saltare dei pezzi di cemento. Il fuoco danneggia il cemento come anche l’acqua marina perché può creare anche delle reazioni chimiche.

Poi, ovviamente, ci possono essere errori umani di progettazione che non sono collegati direttamente alla durabilità naturale del calcestruzzo, ma che possono agevolare il peggioramento del ponte. Quindi, non solo il ponte di Genova aveva questo rischio, ma anche altri ponti costruiti in cemento armato possono essere a rischio di crollo, soprattutto se non hanno una manutenzione ordinaria (escludendo le problematiche ambientali).

Alla cerimonia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso un invito a sviluppare e ricostruire una cultura affidabile sulla sicurezza con servizi di manutenzione e controllo dei vari settori che vanno dall’imprenditoria, agli enti e fino alle istituzioni locali e nazionali.

Continuando il discorso il presidente Mattarella ha espresso anche un pensiero ai familiari delle vittime: “La loro giusta richiesta di verità e giustizia per i propri cari, inghiottiti dal crollo del Ponte, è stata accompagnata dalla forte e sofferta esortazione che vengano in ogni modo evitati in futuro disastri simili con nuovi lutti e nuove vittime”.

Anche il premier Giuseppe Conte si unisce dichiarando che una tragedia del genere non si deve ripetere più, con una garanzia di impegno a un’attenzione maggiore per le infrastrutture pubbliche italiane.

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