C’è ancora l’alone di mistero intorno alla morte di Domenico Maurantonio, il ragazzo precipitato dal 5° piano dell’Hotel Da Vinci di Milano, ma cominciano a spuntare le prime ipotesi degli inquirenti. Tenuta da parte l’ipotesi del suicidio, e scartata anche la morte accidentale, al vaglio degli inquirenti si aprono nuovi scenari. Sono ancora pochi gli elementi per poter arrivare vicini alla verità, ma si sta facendo largo in queste ore l’ipotesi che Domenico possa essere stato vittima di uno scherzo. A riguardo, comunque, nessuno dei 3 ragazzi che condividevano la camera con lui e neanche gli altri compagni di scuola hanno rilasciato dichiarazioni utili alle indagini.
Primo elemento: gli occhiali da cui Domenico non si separava mai erano nella stanza al momento della caduta: il perché è al vaglio degli inquirenti. L’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria, inoltre, ha messo in evidenza dei lividi sul braccio del ragazzo, anche se sono state escluse ferite diverse da quelle provocate dalla caduta: una delle ipotesi, pertanto, è che qualcuno possa averlo trattenuto poco prima della caduta, proprio vicino alla finestra, motivo per il quale si stanno analizzando le tracce di Dna su quella parte del corpo di Domenico.
In attesa degli esami tossicologici, che evidenzieranno se il ragazzo abbia assunto droghe o farmaci, gli inquirenti stanno considerando anche l’ipotesi dello scherzo finito in tragedia: forse, a Domenico Maurantonio potrebbe essere stato somministrato un lassativo. Anche se per ora resta solo un’ipotesi, questa opzione non è certo da escludere, anche se le indagini hanno appurato il fatto che Domenico fosse un ragazzo ben inserito all’interno della sua classe, mai preso di mira, in precedenza, dai suoi compagni.
In attesa di nuovi sviluppi, insomma, vengono a galla diverse ipotesi: non si esclude, peraltro, di includere ai fini delle indagini anche quell’ipotesi da tutti scartata (dalla madre in primis) del suicidio.