Delitto di Barge, la confessione dell’omicida: "Ho ucciso per rubarle 3 euro"

Anna Piccato è stata ammazzata con almeno dieci coltellate per soli 3 euro da un uomo che dopo l'omicidio è andato a bersi una birra acquistata col bottino che aveva appena rubato.

Delitto di Barge, la confessione dell’omicida: "Ho ucciso per rubarle 3 euro"

L’omicida di Anna Piccato, ritrovata morta davanti alla chiesa di Barge, in provincia di Cuneo, lo scorso 23 gennaio, ha confessato. Si tratta di Daniele Ermanno Bianco. Decisive sono state le tracce ematiche della vittima sui capi di abbigliamento e manufatti di proprietà dell’arrestato. A ciò si aggiungono i continui cambi di versione forniti dall’indagato su cosa avesse fatto la mattina dell’omicidio.

La donna sarebbe stata colpita ripetutamente alla testa con una pesante chiave inglese; l’arma dell’omicidio e il giubbotto che indossava l’uomo sarebbero stati gettandoli in un cassonetto poco prima dell’arrivo del camion della nettezza urbana. In sede di interrogatorio, Bianco ha giustificato l’omicidio dichiarando di trovarsi in gravi condizioni economiche.

La ricostruzione dei fatti

L’assassino ha commesso il brutale omicidio a causa della sua precaria situazione economica. Durante la mattina del 23 gennaio, l’omicida ha atteso la sua vittima all’uscita di un bar del paese; dopo averla seguita, ha fermato la donna colpendola una prima volta con una chiave inglese che le ha fatto perdere i sensi.

Successivamente ha trascinato il suo corpo vicino ad un giardino e le ha inferto 10 coltellate alla nuca che ne hanno determinato il decesso. Bianco ha rubato quindi 3 euro dal giubbotto della vittima ed è scappato dirigendosi verso il centro del paese. Qui ha recuperato uno zaino precedentemente nascosto nel sottoscala di un edificio e ha riposto al suo interno la chiave inglese.

Lungo il tragitto si è fermato a bere una birra ed in quella circostanza si è accorto di essersi macchiato il giubbotto col sangue; per questo motivo ha deciso di avvolgere la chiave inglese all’interno del giubbotto e gettare tutto in un cassonetto della nettezza urbana. Dopo essersi recato in altri esercizi commerciali del paese, è rincasato e si è cambiato d’abito per andare verso Pinerolo. Qui è stato rintracciato e fermato dai carabinieri.

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