Deceduto l’operaio Octay Stroici, rimasto 11 ore sotto le macerie della Torre dei Conti

A Roma, il 3 novembre 2025, è crollata una parte della Torre dei Conti, monumento medievale situato ai Fori Imperiali. Durante i lavori di restauro finanziati dal Pnrr, undici operai erano al lavoro: quattro sono rimasti coinvolti nel crollo.

Deceduto l’operaio Octay Stroici, rimasto 11 ore sotto le macerie della Torre dei Conti

Non ce l’ha fatta Octay Stroici, l’operaio 66enne di origini romene rimasto intrappolato per oltre undici ore sotto le macerie del crollo della Torre dei Conti, uno dei simboli più antichi della Roma medievale, situata tra via Cavour e largo Corrado Ricci, ai Fori Imperiali.

I medici del Policlinico Umberto I hanno tentato a lungo di rianimarlo, ma le sue condizioni erano apparse da subito disperate. Il decesso è stato constatato nella notte, alle 00:20, dopo un’ora di manovre di rianimazione.

Il sinistro, che ha scosso profondamente la capitale, ha aperto un’inchiesta della Procura di Roma per disastro colposo e lesioni colpose. Gli investigatori dovranno ora accertare le cause del cedimento e verificare il rispetto delle norme di sicurezza del cantiere.

L’episodio si è consumato nella giornata del 3 novembre. Intorno a mezzogiorno, un primo crollo ha sorpreso gli undici operai impegnati nei lavori di consolidamento della Torre. Subito dopo il primo cedimento, parte della squadra è riuscita a mettersi in salvo, ma quattro lavoratori sono rimasti coinvolti: due con ferite lievi, uno (Gaetano La Manna, 64 anni) con un danno cranico non grave, e infine Octay Stroici, rimasto intrappolato sotto un cumulo di pietre e travi.

Solo in tarda serata, dopo oltre 11 ore di scavi e rimozione di macerie, Octay è stato finalmente estratto, ancora vivo ma in condizioni gravissime. Trasportato d’urgenza all’Umberto I, è arrivato già in arresto cardiocircolatorio.

La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sulle cause del crollo. L’area è stata sequestrata, mentre i carabinieri hanno già ascoltato operai, tecnici, il direttore dei lavori e i titolari delle imprese coinvolte. L’ipotesi principale è quella di un cedimento interno, forse di una base portante o di un solaio secondario. La Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali, in una nota, ha precisato che la Torre era chiusa dal 2007 e che, prima dell’inizio dei lavori, erano state condotte indagini strutturali che avevano confermato la possibilità di procedere in sicurezza.

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