Crollo alla Torre dei Conti: l’operaio 66enne soccorso per ore non ce l’ha fatta

A Roma è scomparso nella notte Octay Stroici, operaio 66enne impegnato nei restauri della Torre dei Conti, dopo un crollo che ha richiesto un lungo e complesso intervento dei vigili del fuoco nel cuore dei Fori Imperiali.

Crollo alla Torre dei Conti: l’operaio 66enne soccorso per ore non ce l’ha fatta

La scomparsa di Octay Stroici, avvenuta al Policlinico Umberto I poco dopo la mezzanotte, segna l’epilogo doloroso di una giornata che a Roma sarà ricordata a lungo. L’operaio, impegnato nei lavori di consolidamento della Torre dei Conti, è rimasto per numerose ore sotto una grande quantità di materiale crollato durante le operazioni di restauro dell’edificio medievale situato a largo Corrado Ricci, a pochi passi dal Colosseo.

Estratto ancora in vita dai soccorritori, è stato trasferito in ospedale con urgenza, ma le sue condizioni sono apparse da subito molto gravi. Il crollo è avvenuto in due momenti distinti: una prima caduta di materiali alle 11.20 ha sorpreso le maestranze al lavoro e i passanti in una zona tra le più frequentate della Capitale, mentre un secondo cedimento ha colpito anche alcuni vigili del fuoco che stavano tentando di raggiungere l’uomo attraverso una finestra.

Il sindaco Roberto Gualtieri, il prefetto Lamberto Giannini e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, presenti per un sopralluogo, sono stati costretti ad arretrare a causa della nube di polvere che si è sollevata immediatamente. Per proteggere l’operaio, intrappolato in uno spazio angusto, i soccorritori hanno costruito una sorta di barriera di fortuna con assi e ringhiere, nel tentativo di limitare ulteriori cedimenti mentre si proseguiva con le operazioni di estrazione.

L’intervento, molto complesso per la fragilità della struttura residua, ha richiesto l’utilizzo di droni dotati di visori, fari di grande potenza e sofisticati rilevatori di movimento per monitorare qualsiasi oscillazione che potesse mettere a rischio le squadre impegnate. Tre altri operai che lavoravano con Stroici sono stati messi in sicurezza e uno di loro è stato portato al San Giovanni per accertamenti, venendo poi dimesso in serata. Soccorso anche un vigile del fuoco, rimasto momentaneamente irritato agli occhi dalla polvere.

L’intera zona è stata completamente transennata, con un imponente dispiegamento di mezzi di emergenza e personale qualificato. Nel corso delle ore, la moglie di Stroici e la figlia arrivata da Lecce sono rimaste accanto alla squadra dei soccorritori, assistite dai servizi sociali del Comune e dall’ambasciata romena.

Il sindaco Gualtieri ha espresso la sua vicinanza, così come il Governo e numerose organizzazioni sindacali, sottolineando l’importanza della sicurezza nei cantieri, soprattutto quando si interviene su edifici storici di grande valore architettonico. La Procura di Roma ha aperto un’indagine per chiarire le cause del doppio crollo e verificare il rispetto di tutte le misure necessarie. Le verifiche in corso dovranno fare luce su una dinamica che ha improvvisamente trasformato un intervento di recupero e valorizzazione del patrimonio storico capitolino in una giornata di grande apprensione.

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